La Corea del Sud ha in programma di finalizzare l'acquisto di 40 F-35A entro la fine del 2014, stando a quanto riferito dalla Defense Acquisition Program Administration del governo di Seoul.
La notizia giunge alla fine di un percorso che, inizialmente, aveva visto le autorità sudcoreane selezionare, per una commessa del valore di 7,7 miliardi di dollari, 60 Boeing F15SE, destinati a sostituire gli ormai vetusti F-4 e F-5 dell'Aeronautica. L'esito della gara, però, era stato successivamente messo in discussione, poiché i cacciabombardieri di Boeing, sebbene fossero gli unici a soddisfare i criteri economici fissati dal bando di gara e costituissero un upgrade semi-stealth del modello originale, mancavano di quelle caratteristiche full-stealth ritenute fondamentali dai vertici delle Forze Armate. Il bando era quindi stato riaperto e opportunamente modificato nei requisiti tecnici ed economici, in modo da agevolare la selezione del Lightning II di Lockheed Martin.
Il ripensamento è stato giustificato sia alla luce dei probabili scenari operativi, laddove ad esempio diventi necessario penetrare in profondità lo spazio aereo nordcoreano, sia in virtù del fatto che Cina e Giappone si stanno dotando di aerei stealth.
Gli F-35A dovrebbero entrare in servizio tra il 2018 e il 2022 ed è prevista un’opzione per altri 20 velivoli, per i quali, almeno formalmente, rimangono in lizza sia il Silent Eagle che l'Eurofighter Typhoon. Non si può escludere, però, che l'opzione venga esercitata per l'acquisto dell'F-35B, a decollo corto e ad atterraggio verticale, la stessa di cui disporrà l'Italia per l’impiego sulla portaerei Cavour. Il programma navale sudcoreano, infatti, prevede la costruzione di due portaerei di stazza simile alla Cavour, di circa 30 mila tonnellate, pensate appunto per imbarcare elicotteri e cacciabombardieri STOVL.
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