Asia

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Metodo di ricerca ed analisi adottato

Per il medoto di ricerca ed analisi adottato

Vds post in data 30 dicembre 2009 sul blog www.coltrinariatlanteamerica.blogspot.com
seguento il percorso:
Nota 1 - L'approccio concettuale alla ricerca. Il metodo adottato
Nota 2 - La parametrazione delle Capacità dello Stato
Nota 3 - Il Rapporto tra i fattori di squilibrio e le capacità delloStato
Nota 4 - Il Metodo di calcolo adottato

Per gli altri continenti si rifà riferimento al citato blog www.coltrinariatlanteamerica.blogspot.com per la spiegazione del metodo di ricerca.

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lunedì 29 settembre 2014

Filippine. Lotta contro il movimento islamista


Fonte CESI. 
Lunedì 23 giugno, a seguito di due blitz effettuati dalle forze governative nei pressi di Zamboanga, a sud dell’isola di Mindanao, sono stati arrestati 4 sospetti membri di Abu Sayyaf, movimento islamista che opera nelle regioni meridionali del Paese e che qui intende costituire uno Stato islamico indipendente. L’operazione congiunta da parte di polizia ed Esercito ha sventato un tentativo di sequestro di un gruppo di turisti da parte della cellula jihadista. Il business dei rapimenti è ormai divenuto il principale strumento di finanziamento e pressione politica nei confronti del governo centrale per i miliziani salafiti. Benché la strategia anti-terrorismo filippina sia riuscita, col tempo, a indebolire la struttura dell’organizzazione e a ridurne il numero dei comba! ttenti, il gruppo risulta ancora presente nelle regioni meridionali dell’arcipelago. A riprova di ciò, lo scorso 19 giugno nuovi scontri nei pressi di Patikul, a sud dell’isola di Basilan, hanno causato la morte di 10 miliziani e di 7 soldati dell’Esercito. A questo proposito, desta particolare preoccupazione un’eventuale ripresa delle attività insurrezionali da parte di Abu Sayyaf, soprattutto alla luce del recente rifiuto del gruppo a partecipare alle trattative di pace avviate tra Manila e il Fronte islamico di Liberazione Moro (MILF), altra formazione anti-governativa islamista attiva nella regione. Una riacutizzazione delle violenze, infatti, rappresenterebbe un serio rischio per la fragile sicurezza interna e potrebbe compromettere il delicato processo di pacificazione del Paese, lacerato dalle violente guerriglie separatiste da oltre trent’anni.

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