Giovedì 3 luglio, il Presidente cinese Xi Jingping si
è recato a Seul per incontrare il Presidente sudcoreano Park Geun-hye, in una
storica visita che ha visto il leader di Pechino giungere direttamente in Corea
del Sud, senza alcuna tappa preventiva a Pyongyang.
L’incontro è stato occasione non solo per consolidare
le relazioni economiche bilaterali, che vedono la Cina quale primo partner
commerciale sudcoreano, ma anche per portare avanti il dialogo attorno ai temi
di reciproco interesse per la stabilità regionale, con particolare attenzione
dedicata alla questione nordcoreana e alla nuova politica di sicurezza portata
avanti dal Primo Ministro giapponese, Shinzo Abe.
Da una parte, infatti, l’imprevedibilità del regime di
Pyongyang spinge Seul a cercare l’appoggio di Pechino per la gestione della
minaccia a nord del 38° parallelo. In questo senso, risale a mercoledì scorso
l’ultimo test di missili a corto raggio ordinato dal leader nordcoreano Kim
Yong Un, chiara provocazione diretta ai governi dell’area, che sembra
confermare le preoccupazioni riguardo all’atteggiamento della Corea del Nord.
D’altra parte, il governo di Pechino si mostra
interessato a rafforzare l’intesa con Seul per cercare di arginare il rinnovato
protagonismo politico di Tokyo. Nonostante la recente apertura di un dialogo
tra Corea del Sud e Giappone, inaugurato dall’incontro Park-Abe dello scorso
marzo a L’Aia, il governo di Seul sembra guardare con cautela alla
reinterpretazione del ruolo delle Forze di Autodifesa giapponesi promosso
dall’esecutivo. In questo senso, il governo di Pechino potrebbe sfruttare le
divergenze tra Seul e Tokyo per rendere più difficile la formazione di un’alleanza
anti-cinese nel Mar Cinese Orientale.Fonte CESI. Newsletters 151
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