Asia

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Metodo di ricerca ed analisi adottato

Per il medoto di ricerca ed analisi adottato

Vds post in data 30 dicembre 2009 sul blog www.coltrinariatlanteamerica.blogspot.com
seguento il percorso:
Nota 1 - L'approccio concettuale alla ricerca. Il metodo adottato
Nota 2 - La parametrazione delle Capacità dello Stato
Nota 3 - Il Rapporto tra i fattori di squilibrio e le capacità delloStato
Nota 4 - Il Metodo di calcolo adottato

Per gli altri continenti si rifà riferimento al citato blog www.coltrinariatlanteamerica.blogspot.com per la spiegazione del metodo di ricerca.

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venerdì 9 dicembre 2022

Nicolò Paganelli Analisi parametrale Turkmenistan

 Il Turkmenistan è situato in Asia Centrale e confina con Kazakistan e Uzbekistan a N, Afghanistan a SE, Iran a S ed è bagnato dal Mar Caspio a O; il Paese ha una superficie totale di 491.210 kmq di cui le foreste occupano 41.270 kmq.

Tenendo conto della sua Storia, nonché la sua localizzazione geografica e la situazione attuale che caratterizza il Paese, si è analizzato il Turkmenistan secondo 4 parametri, numerati 1-2-6-7, rientranti nell'ambito “Sicurezza”, di seguito elencati: 1) “Fattore Storico: Conflitti”, stimando esclusivamente i conflitti classici dichiarati Stato contro Stato in cui è stato o è coinvolto il Paese, da 5-10 anni ad oggi; 2) “Paesi Limitrofi in Conflitto”, sempre usando lo stesso criterio del parametro precedente si sono contate le Nazioni confinanti attualmente in conflitto con altre, poiché possono influenzare di molto la stabilità politica dello Stato vicino, destabilizzandolo e determinando un alto rischio di crisi economica nello stesso, ma anche trascinarlo anch'esso nel conflitto; 6) “Area Geografica”, intesa come la superficie totale del Paese; 7) “Area Forestale”, ossia la porzione di superficie coperta appunto da foreste.

Esaminare i conflitti avvenuti negli ultimi 5-10 anni, terminati o tutt'ora in corso, in cui il Paese è o è stato coinvolto, è servito per cercare di determinare la probabilità che se ne possano innescare di successivi. I conflitti nei Paesi confinanti possono influenzare di molto la stabilità politica dello Stato vicino, destabilizzandolo e determinando un alto rischio di crisi economica nello stesso, ma anche trascinarlo anch'esso in conflitto. Quanto alle rispettive aree geografica e forestale, si nota che con l'aumentare sia dell'ampiezza del territorio da controllare sia della superficie coperta da foreste aumenta anche la complessità nella gestione delle relative problematiche.

Dalle analisi effettuate, il Turkmenistan non è stato, e non lo è attualmente, coinvolto in un conflitto apertamente dichiarato con nessun Stato estero. Dei Paesi limitrofi nessuno è attualmente in conflitto aperto con altri. L'Iran non è attualmente in guerra con nessuno, nonostante i problemi con USA e Israele riguardo la ricerca nucleare e varie formazioni militari e paramilitari (sostenute e finanziate dal Governo iraniano), anche terroristiche, operanti in Siria, Iraq e Libano. L'Uzbekistan non è attualmente in guerra con nessuno, però si verificano frequenti scontri alle frontiere uzbeko-tagike.

In base ai dati e alle informazioni raccolte e analizzate si è poi sviluppato uno Scenario, contando i Fattori di Squilibrio (quali i 4 parametri utilizzati) in relazione alla Capacità dello Stato (Sicurezza) su cui essi fanno pressione, per avere un quadro generico della situazione del Paese in esame soprattutto dal punto di vista dei conflitti interstatali nell'area in cui esso e i suoi confinanti possono essere coinvolti. Ne è risultato così uno scenario di sviluppo, in cui le Capacità dello Stato sono abbastanza forti, indicando che il Paese è in un “circolo virtuoso”, ossia il rafforzamento di capacità e resistenza dello Stato.

In conclusione, il Turkmenistan attualmente è in una condizione di sviluppo (in positivo) in relazione a situazioni conflittuali nell'area.


mercoledì 30 novembre 2022

CIna. WEi Fenghe. MInistro della Difesa.


 Il Generale Wei Fenghe , ministro della Difesa della Repubblica Popolare Cinese ed ex comandante delle forze missilistiche dell'Esercito Popolare di Liberazione Cinese.

Uno specialista delle forze missilistiche a capo della difesa cinese sottolinea  l'importanza data nella strategia cinese alle forze missilistiche e quindi nucleari.

sabato 19 novembre 2022

mercoledì 9 novembre 2022

Nicolò Paganelli Analisi Parametrale Giugno 2022 PAKISTAN

 

Il Pakistan è situato in Asia Meridionale e confina con Cina a NE, India a E-SE, Iran a SO, Afghanistan a NO ed è bagnato a S dal Mare Arabico; il Paese ha una superficie totale di 796.096 kmq di cui le foreste occupano 37.259 kmq.

Tenendo conto della sua Storia, nonché la sua localizzazione geografica e la situazione attuale che caratterizza il Paese, si è analizzato il Pakistan secondo 4 parametri, numerati 1-2-6-7, rientranti nell'ambito “Sicurezza”, di seguito elencati: 1) “Fattore Storico: Conflitti”, stimando esclusivamente i conflitti classici dichiarati Stato contro Stato in cui è stato o è coinvolto il Paese, da 5-10 anni ad oggi; 2) “Paesi Limitrofi in Conflitto”, sempre usando lo stesso criterio del parametro precedente si sono contate le Nazioni confinanti attualmente in conflitto con altre, poiché possono influenzare di molto la stabilità politica dello Stato vicino, destabilizzandolo e determinando un alto rischio di crisi economica nello stesso, ma anche trascinarlo anch'esso nel conflitto; 6) “Area Geografica”, intesa come la superficie totale del Paese; 7) “Area Forestale”, ossia la porzione di superficie coperta appunto da foreste.

Esaminare i conflitti avvenuti negli ultimi 5-10 anni, terminati o tutt'ora in corso, in cui il Paese è o è stato coinvolto, è servito per cercare di determinare la probabilità che se ne possano innescare di successivi. I conflitti nei Paesi confinanti possono influenzare di molto la stabilità politica dello Stato vicino, destabilizzandolo e determinando un alto rischio di crisi economica nello stesso, ma anche trascinarlo anch'esso in conflitto. Quanto alle rispettive aree geografica e forestale, si nota che con l'aumentare sia dell'ampiezza del territorio da controllare sia della superficie coperta da foreste aumenta anche la complessità nella gestione delle relative problematiche.

Dalle analisi effettuate, il Pakistan è in stato di conflitto permanente dal 1947 ad oggi con la vicina India per i territori del Kashmir stimando oltre 45.000 morti totali (stima 2020, fonte Center for Systemic Peace), la Cina si defilò nel '63 dopo la firma dell'accordo sui confini sino-pakistani; nel 2019 si era arrivato a dichiarare “regione a statuto speciale” di Jammu e Kashmir, ma l'India non riconobbe la nuova designazione e si riaccesero i combattimenti. L'aumentare delle tensioni tra Pakistan e India rappresenta uno dei principali rischi attuali per la sicurezza globale nell'Indo-Pacifico perché, secondo vari rapporti su situazioni conflittuali nell'area, si teme una possibile futura guerra nucleare tra i due Paesi. L'unico Paese limitrofo attualmente in aperto conflitto è l'India che, oltre a combattere col Pakistan, minacciata ai confini dalla Cina, ha ripreso le relazioni con gli USA. La Cina non è in conflitto aperto con nessuno, ma l'acuirsi della crisi con l'India per le zone di confine (Kashmir-Ladakh) con scontri sempre più duri tra i due rispettivi eserciti, fa temere un prossimo conflitto tra i due Paesi. L'Iran non è attualmente in guerra con nessuno, nonostante i problemi con USA e Israele riguardo la ricerca nucleare e varie formazioni militari e paramilitari (sostenute e finanziate dal Governo iraniano), anche terroristiche, operanti in Siria, Iraq e Libano. L'Afghanistan non è in aperto conflitto con nessuno.

In base ai dati ed alle informazioni raccolte e analizzate si è poi sviluppato uno Scenario, contando i Fattori di Squilibrio (quali i 4 parametri utilizzati) in relazione alla Capacità dello Stato (Sicurezza) su cui essi fanno pressione, per avere un quadro generico della situazione del Paese in esame soprattutto dal punto di vista dei conflitti interstatali nell'area in cui esso e i suoi confinanti possono essere coinvolti. Ne è risultato così uno scenario di stabilità, in cui le Capacità dello Stato presentano delle debolezze indicanti che il Paese non è né in un “circolo vizioso” né in un “circolo virtuoso”: il primo inteso come ulteriore indebolimento di capacità e resistenza dello Stato, il secondo invece come rafforzamento di esse.

In conclusione, il Pakistan attualmente è in una condizione stabile in relazione a situazioni conflittuali nell'area.        

lunedì 31 ottobre 2022

giovedì 20 ottobre 2022

Nicolo Paganelli Analisi parametrale Giugno 2022 TAGIKISTAN

 

Il Tagikistan è situato in Asia Centrale e, privo di sbocchi sul mare, confina con Kirghizistan a N, Cina a E, Afghanistan a S e Uzbekistan a O; il Paese ha una superficie totale di 142.600 kmq di cui le foreste occupano 4.238 kmq.

Tenendo conto della sua Storia, nonché la sua localizzazione geografica e la situazione attuale che caratterizza il Paese, si è analizzato il Tagikistan secondo 4 parametri, numerati 1-2-6-7, rientranti nell'ambito “Sicurezza”, di seguito elencati: 1) “Fattore Storico: Conflitti”, stimando esclusivamente i conflitti classici dichiarati Stato contro Stato in cui è stato o è coinvolto il Paese, da 5-10 anni ad oggi; 2) “Paesi Limitrofi in Conflitto”, sempre usando lo stesso criterio del parametro precedente si sono contate le Nazioni confinanti attualmente in conflitto con altre, poiché possono influenzare di molto la stabilità politica dello Stato vicino, destabilizzandolo e determinando un alto rischio di crisi economica nello stesso, ma anche trascinarlo anch'esso nel conflitto; 6) “Area Geografica”, intesa come la superficie totale del Paese; 7) “Area Forestale”, ossia la porzione di superficie coperta appunto da foreste.

Esaminare i conflitti avvenuti negli ultimi 5-10 anni, terminati o tutt'ora in corso, in cui il Paese è o è stato coinvolto, è servito per cercare di determinare la probabilità che se ne possano innescare di successivi. I conflitti nei Paesi confinanti possono influenzare di molto la stabilità politica dello Stato vicino, destabilizzandolo e determinando un alto rischio di crisi economica nello stesso, ma anche trascinarlo anch'esso in conflitto. Quanto alle rispettive aree geografica e forestale, si nota che con l'aumentare sia dell'ampiezza del territorio da controllare sia della superficie coperta da foreste aumenta anche la complessità nella gestione delle relative problematiche.

Il Tajikistan non è attualmente in conflitto aperto con nessuno Stato estero, mantiene però alte tensioni col vicino Kirghizistan a causa dei numerosi scontri sul confine tra i due Paesi, uno di questi sfociato in una breve ma intensa guerra, nei giorni dal 28 aprile al 1° maggio 2021, che provoco oltre 50 morti tra militari e civili, oltre a centinaia di feriti; questo scontro benché durato poco è considerato il peggior conflitto militare transfrontaliero in Asia Centrale da molti anni, incendiato da uno stallo su un impianto di distribuzione dell'acqua, purtroppo sempre più scarsa col tempo e non sempre garantita dai due Governi ai cittadini residenti sul confine. Da lì, i due Paesi si impegnarono a demarcare i confini. Dei Paesi limitrofi nessuno è attualmente in conflitto aperto con altri Stati. Il Kirghizistan, dopo i fatti avvenuti a fine aprile 2021 col Tagikistan, non è più in conflitto con altri Stati; si verificano comunque ancora scontri interetnici e incidenti sulle frontiere. L'Uzbekistan non è in conflitto con nessuno, ma si verificano ogni tanto scontri sulle frontiere tagiko-uzbeke e kirghiso-uzbeke. La Cina non è in conflitto aperto con nessuno, ma l'acuirsi della crisi con l'India per le zone di confine (Kashmir-Ladakh) con scontri sempre più duri tra i due rispettivi eserciti, fa temere un prossimo conflitto tra i due Paesi. L'Afghanistan attualmente non è in conflitto aperto con nessuno.

In base ai dati raccolti e dalle analisi effettuate si è poi sviluppato uno Scenario, contando i Fattori di Squilibrio (quali i 4 parametri utilizzati) in relazione alla Capacità dello Stato (Sicurezza) su cui essi fanno pressione, per avere un quadro generico della situazione del Paese in esame soprattutto dal punto di vista dei conflitti interstatali nell'area in cui esso e i suoi confinanti possono essere coinvolti. Ne è risultato così uno scenario di stabilità, in cui le Capacità dello Stato presentano delle debolezze indicanti che il Paese non è né in un “circolo vizioso” né in un “circolo virtuoso”: il primo inteso come ulteriore indebolimento di capacità e resistenza dello Stato, il secondo invece come rafforzamento di esse.

In conclusione, il Tagikistan attualmente è in una condizione stabile in relazione a situazioni conflittuali nell'area.

 

domenica 9 ottobre 2022

La stampa cinese contro le ultime iniziative di Putin

 I maggiori giornali cinesi controllati dal Governo centrale hanno criticato la mobilitazione del 300 mila riservisti russi annunciata da Valdimir Putin il 21 settembre 2022. Secondo gli analisti più accreditati si tratta di una svolta sorprendente. In alcuni articoli si afferma, peraltro, che l'impiego dei riservisti non cambierà le sorti del conflitto e che il morale dei soldati russi, alla vigilia dell'inverno, è basso a causa dei pasti scarsi e delle armi obsolete. . Il capo Redattore  del Global Times, XU Hijin, quotidiano notoriamente controllato dal Partito Comunsta Cinese ha condannato fermamente la minaccia ormai sulla bocca dei responsabili russi in modo molto allarmante dell'impiego dell'arma nucleare tattica. Secondo gli analisti cinesi, l'impiego delle armi nucleari tattiche darebbe a Putin una vittoria effimera sul campo, ma rischia di mettere in gioco la pace mondiale, e quindi anche la sicurezza della Cina.

Fonte: L'Internazionale n. 1480  30 settembre 2022.

martedì 20 settembre 2022

venerdì 9 settembre 2022

Nicolò Paganelli Analisi Parametrale Giugno 2022 KIRGHIZISTAN

 

Il Kirghizistan è situato in Asia Centrale e, privo di sbocchi sul mare, confina a N con Kazakistan, con la Cina a E-SE, Tagikistan a SO, e Uzbekistan a O; il Paese ha una superficie totale di 199.945 kmq di cui le foreste occupano 13.153,8 kmq.

Tenendo conto della sua Storia, nonché la sua localizzazione geografica e la situazione attuale che caratterizza il Paese, si è analizzato il Kirghizistan secondo 4 parametri, numerati 1-2-6-7, rientranti nell'ambito “Sicurezza”, di seguito elencati: 1) “Fattore Storico: Conflitti”, stimando esclusivamente i conflitti classici dichiarati Stato contro Stato in cui è stato o è coinvolto il Paese, da 5-10 anni ad oggi; 2) “Paesi Limitrofi in Conflitto”, sempre usando lo stesso criterio del parametro precedente si sono contate le Nazioni confinanti attualmente in conflitto con altre, poiché possono influenzare di molto la stabilità politica dello Stato vicino, destabilizzandolo e determinando un alto rischio di crisi economica nello stesso, ma anche trascinarlo anch'esso nel conflitto; 6) “Area Geografica”, intesa come la superficie totale del Paese; 7) “Area Forestale”, ossia la porzione di superficie coperta appunto da foreste.

Esaminare i conflitti avvenuti negli ultimi 5-10 anni, terminati o tutt'ora in corso, in cui il Paese è o è stato coinvolto, è servito per cercare di determinare la probabilità che se ne possano innescare di successivi. I conflitti nei Paesi confinanti possono influenzare di molto la stabilità politica dello Stato vicino, destabilizzandolo e determinando un alto rischio di crisi economica nello stesso, ma anche trascinarlo anch'esso in conflitto. Quanto alle rispettive aree geografica e forestale, si nota che con l'aumentare sia dell'ampiezza del territorio da controllare sia della superficie coperta da foreste aumenta anche la complessità nella gestione delle relative problematiche.

Il Kirghizistan non è attualmente in conflitto aperto con nessuno Stato estero, mantiene però tensioni alte col vicino Tagikistan a causa dei numerosi scontri sul confine tra i due Paesi, uno di questi sfociato in una breve ma intensa guerra, nei giorni dal 28 aprile al 1° maggio 2021, che provoco oltre 50 morti tra militari e civili, oltre a centinaia di feriti; questo scontro benché durato poco è considerato il peggior conflitto militare transfrontaliero in Asia Centrale da molti anni, incendiato da uno stallo su un impianto di distribuzione dell'acqua, purtroppo sempre più scarsa col tempo e non sempre garantita dai due Governi ai cittadini residenti sul confine. Da lì, i due Paesi si impegnarono a demarcare i confini. Il Kazakistan non è attualmente in guerra con nessuno. Il Tagikistan, dopo i fatti avvenuti a fine aprile 2021 col Kirghizistan, non è più in conflitto con altri Stati; si verificano comunque ancora scontri interetnici e incidenti sulle frontiere kirghise e uzbeke. L'Uzbekistan non è in conflitto con nessuno. La Cina non è in conflitto aperto con nessuno, ma l'acuirsi della crisi con l'India per le zone di confine (Kashmir-Ladakh) con scontri sempre più duri tra i due rispettivi eserciti, fa temere un prossimo conflitto tra i due Paesi.

In base ai dati raccolti e dalle analisi effettuate si è poi sviluppato uno Scenario, contando i Fattori di Squilibrio (quali i 4 parametri utilizzati) in relazione alla Capacità dello Stato (Sicurezza) su cui essi fanno pressione, per avere un quadro generico della situazione del Paese in esame soprattutto dal punto di vista dei conflitti interstatali nell'area in cui esso e i suoi confinanti possono essere coinvolti. Ne è risultato così uno scenario di stabilità, in cui le Capacità dello Stato presentano alcune debolezze indicanti che il Paese non è né in un “circolo vizioso” né in un “circolo virtuoso”: il primo inteso come ulteriore indebolimento di capacità e resistenza dello Stato, il secondo invece come rafforzamento di esse.

In conclusione, il Kirghizistan attualmente è in una condizione stabile in relazione a situazioni conflittuali nell'area. 

mercoledì 31 agosto 2022

sabato 20 agosto 2022

Nicolò Paganelli Analisi Parametrale Giugno 2022, Kazakistan

 

Il Kazakistan, trovandosi tra i due continenti Europa e Asia, è uno dei c.d. Paesi transcontinentali; confina a N-NO con la Russia, con Cina a E, Kirghizistan a SE, Uzbekistan a S, Turkmenistan a SO ed è bagnato dal Mar Caspio a O; il Paese ha una superficie totale di 2.724.900 kmq di cui le foreste occupano 34.546,8 kmq.

Tenendo conto della sua Storia, nonché la sua localizzazione geografica e la situazione attuale che caratterizza il Paese, si è analizzato il Kazakhstan secondo 4 parametri, numerati 1-2-6-7, rientranti nell'ambito “Sicurezza”, di seguito elencati: 1) “Fattore Storico: Conflitti”, stimando esclusivamente i conflitti classici dichiarati Stato contro Stato in cui è stato o è coinvolto il Paese, da 5-10 anni ad oggi; 2) “Paesi Limitrofi in Conflitto”, sempre usando lo stesso criterio del parametro precedente si sono contate le Nazioni confinanti attualmente in conflitto con altre, poiché possono influenzare di molto la stabilità politica dello Stato vicino, destabilizzandolo e determinando un alto rischio di crisi economica nello stesso, ma anche trascinarlo anch'esso nel conflitto; 6) “Area Geografica”, intesa come la superficie totale del Paese; 7) “Area Forestale”, ossia la porzione di superficie coperta appunto da foreste.

Esaminare i conflitti avvenuti negli ultimi 5-10 anni, terminati o tutt'ora in corso, in cui il Paese è o è stato coinvolto, è servito per cercare di determinare la probabilità che se ne possano innescare di successivi. I conflitti nei Paesi confinanti possono influenzare di molto la stabilità politica dello Stato vicino, destabilizzandolo e determinando un alto rischio di crisi economica nello stesso, ma anche trascinarlo anch'esso in conflitto. Quanto alle rispettive aree geografica e forestale, si nota che con l'aumentare sia dell'ampiezza del territorio da controllare sia della superficie coperta da foreste aumenta anche la complessità nella gestione delle relative problematiche.

Dai dati e dalle informazioni raccolte e analizzate, il Kazakistan non è stato, e non lo è attualmente, coinvolto in un conflitto apertamente dichiarato con nessun Stato estero negli ultimi 5-10 anni. Il Paese sfrutta strategicamente la sua posizione geografica per tenere buoni rapporti internazionali con Russia, Cina e UE. Con l'instabilità afghana nel 2021, il Kazakistan si è riunito il 5-6 agosto dello stesso anno al summit organizzato ad Avaza (Turkmenistan) con Kirghizistan, Tajikistan, Turkmenistan ed Uzbekistan, per riflettere sulla sicurezza e cooperazione regionale; dall'ascesa al potere dei Talebani il Paese si è mosso subito per instaurare un dialogo con i nuovi leader afghani. Il Paese ha ottimi rapporti con la Russia, con cui collabora sulle comuni sfide per la sicurezza nell'area e cooperazione, ma intrattiene anche buone relazioni con l'UE in tema di cooperazione e commercio. Dei suoi Paesi limitrofi nessuno è in conflitto aperto con altri Stati. La Cina non è in conflitto aperto con nessuno, ma l'acuirsi della crisi con l'India per le zone di confine (Kashmir-Ladakh) con scontri sempre più duri tra i due rispettivi eserciti, fa temere un prossimo conflitto tra i due Paesi. Le attività russe attualmente in corso in territorio ucraino non intendono un conflitto ufficialmente ed apertamente dichiarato, ma trattasi di operazioni militari speciali; viceversa l'Ucraina trovandosi a difendere i propri confini ha dovuto dichiarare “guerra” alla Federazione Russa. Turkmenistan e Uzbekistan non sono in conflitto aperto con nessuno. Il Kirghizistan attualmente non è in conflitto con nessuno, però mantiene alte tensioni con il vicino Tagikistan per il problema dei confini in cui si verificano ancora duri scontri tra forze kirghise e tagike.

Dalle analisi effettuate quindi si è poi sviluppato uno Scenario, contando i Fattori di Squilibrio (quali i 4 parametri utilizzati) in relazione alla Capacità dello Stato (Sicurezza) su cui essi fanno pressione, per avere un quadro generico della situazione del Paese in esame soprattutto dal punto di vista dei conflitti interstatali nell'area in cui esso e i suoi confinanti possono essere coinvolti. Ne è risultato così uno scenario di stabilità, in cui le Capacità dello Stato presentano delle debolezze indicanti che il Paese non è né in un “circolo vizioso” né in un “circolo virtuoso”: il primo inteso come ulteriore indebolimento di capacità e resistenza dello Stato, il secondo invece come rafforzamento di esse.

In conclusione, il Kazakistan attualmente è in una condizione stabile in relazione a situazioni conflittuali nell'area.

mercoledì 10 agosto 2022

Sri Lanka. Un nuovo presidente per fronteggiare la crisi

 

di Emanuele Giordana

Ranil Wikremesinghe è da ieri il nuovo Presidente dello Sri Lanka eletto col voto dei 225 deputati che gli hanno tributato 134 voti contro i soli 82 del suo maggior rivale, Dullas Alahapperuma. Le ragioni della scelta sembrano da ricercare in una miscela di fattori ma soprattutto in due concetti: continuità, ossia conoscenza della macchina dello Stato per evitare che precipiti nel caos, e rispettabilità agli occhi degli stranieri con cui andranno negoziati i debiti per 50 miliardi di dollari dello Sri Lanka. Ma agli occhi del popolino, che ne voleva le dimissioni da Premier – gli ha incendiato la casa e occupato gli uffici – Ranil rappresenta una continuità di altro tipo. Quanto alla rispettabilità, proprio la sua appartenenza a una continuità garantita da sei mandati come Premier, la fa apparire ai più davvero discutibile. Anche perché, nominato Presidente temporaneo dall’ex capo dello Stato in fuga (rifugiatosi a Singapore), Wikremesinghe ha imposto e prolungato la stato di emergenza.

Uomo storicamente del centro destra, sostenuto dallo Sri Lanka Podujana Peramuna (Slpp) – il partito di famiglia del clan Rajapaksa – Ranil è stato ritenuto l’unico in grado di negoziare la situazione debitoria con Fmi, Bm. indiani e cinesi. Ha sbaragliato Alahapperuma, uomo dello Slpp che godeva dell’appoggio esplicito di Mahinda Rajapaksa, segnando anche una frattura nel partito di maggioranza ormai in netta crisi di identità. Il paradosso è dunque che è stato eletto da un partito con cui si è sempre scontrato anche per aver tentato due volte – invano – la corsa alla presidenza La sinistra, rappresentata dal candidato Anura Kumara Dissanayake, leader della partito ex insurrezionalista Janatha Vimukthi Peramuna, ha ricevuto solo i voti dei suoi unici tre parlamentari.

Se per lo Slpp Wikremesinghe rappresenta la possibilità di evitare una futura debacle elettorale e se per Ranil la presidenza è il modo per continuare ad essere arbitro dei destini del Paese, è abbastanza chiaro come la sua elezione possa esser stata digerita dalla piazza. Che, al momento, ha però evitato una nuova vampata di protesta in uno stato di tensione che la fa immaginare pronta a rianimarsi sotto ceneri ben accese.

Del resto, quando in maggio Mahinda Rajapaksa, fratello del Presidente, dovette dimettersi da Premier sull’onda della protesta popolare, Gotabaya Rajapaksa ricorse a Ranil Wikremesinghe sperando che gli levasse le castagne dal fuoco. Ma il nuovo sodalizio tra ex nemici, ora reiterato dal voto parlamentare di ieri, non ha fatto che proiettare nell’immaginario popolare l’idea – non del tutto peregrina – che di queste élite non ci sia da fidarsi. Gotabaya per altro è scappato dando a lui l’incarico di Presidente temporaneo. Difficile immaginare che Ranil non sapesse che chi lo nominava stava facendo le valige con la complicità della marina militare.

In copertina Ranil Wikremesinghe 

mercoledì 20 luglio 2022

Nicolò Paganelli. UZBECHISTAN GIUGNO 2022 Analisi parametrale

L'Uzbekistan è situato in Asia Centrale e, privo di sbocchi sul mare, confina a N-NO con Kazakistan, con Kirghizistan e Tagikistan a E, Afghanistan a SE e Turkmenistan a S; il Paese ha una superficie totale di 444.103 kmq di cui le foreste occupano 36.896,6 kmq.

Tenendo conto della sua Storia, nonché la sua localizzazione geografica e la situazione attuale che caratterizza il Paese, si è analizzato l'Uzbekistan secondo 4 parametri, numerati 1-2-6-7, rientranti nell'ambito “Sicurezza”, di seguito elencati: 1) “Fattore Storico: Conflitti”, stimando esclusivamente i conflitti classici dichiarati Stato contro Stato in cui è stato o è coinvolto il Paese, da 5-10 anni ad oggi; 2) “Paesi Limitrofi in Conflitto”, sempre usando lo stesso criterio del parametro precedente si sono contate le Nazioni confinanti attualmente in conflitto con altre, poiché possono influenzare di molto la stabilità politica dello Stato vicino, destabilizzandolo e determinando un alto rischio di crisi economica nello stesso, ma anche trascinarlo anch'esso nel conflitto; 6) “Area Geografica”, intesa come la superficie totale del Paese; 7) “Area Forestale”, ossia la porzione di superficie coperta appunto da foreste.

Esaminare i conflitti avvenuti negli ultimi 5-10 anni, terminati o tutt'ora in corso, in cui il Paese è o è stato coinvolto, è servito per cercare di determinare la probabilità che se ne possano innescare di successivi. I conflitti nei Paesi confinanti possono influenzare di molto la stabilità politica dello Stato vicino, destabilizzandolo e determinando un alto rischio di crisi economica nello stesso, ma anche trascinarlo anch'esso in conflitto. Quanto alle rispettive aree geografica e forestale, si nota che con l'aumentare sia dell'ampiezza del territorio da controllare sia della superficie coperta da foreste aumenta anche la complessità nella gestione delle relative problematiche.

Dalle analisi effettuate, l'Uzbekistan non è stato, e non lo è attualmente, coinvolto in un conflitto apertamente dichiarato con nessun Stato estero negli ultimi 5-10 anni. Dei Paesi limitrofi nessuno è attualmente in conflitto aperto con altri Stati. Tagikistan e Kirghizistan attualmente non sono più in conflitto tra loro, ma si verificano comunque frequenti schermaglie e incidenti sui confini uzbeko-tagiko e tagiko-kirghiso.

In base ai dati e alle informazioni raccolte e analizzate si è poi sviluppato uno Scenario, contando i Fattori di Squilibrio (quali i 4 parametri utilizzati) in relazione alla Capacità dello Stato (Sicurezza) su cui essi fanno pressione, per avere un quadro generico della situazione del Paese in esame soprattutto dal punto di vista dei conflitti interstatali nell'area in cui esso e i suoi confinanti possono essere coinvolti. Ne è risultato così uno scenario di sviluppo, in cui le Capacità dello Stato sono abbastanza forti, indicando che il Paese è in un “circolo virtuoso”, ossia il rafforzamento di capacità e resistenza dello Stato.

In conclusione, l'Uzbekistan attualmente è in una condizione di sviluppo (in positivo) in relazione a situazioni conflittuali nell'area.  

domenica 10 luglio 2022

Materiali per Tesi di Laurea Rapporti Russia Cina

 

POLITICS

Enforcer of Hong Kong security law sworn in as city's new leader. Xi Jinping swore in John Lee as the city's next chief executive, making him the first security policy expert to run the international financial hub since its handover from Britain.

Russia arrests scientist for alleged collaboration with Chinese secret services. Russia has reportedly detained a scientist in Siberia on suspicion of state treason for allegedly collaborating with China's security services.

Insitute for Economic and Peace del 5 luglio 2022  Info: ricerca,cesvam@istitutonastroazzurro.org

www.valoremilitare.blogspot.com

giovedì 30 giugno 2022

domenica 19 giugno 2022

Gadget dell'Istitutodel Nastro Azzurro



 o Gadget possono essere chiesti a: segreteriagenerale@istitutonastroazzurro.org

martedì 31 maggio 2022

Scheda Parametrale. Paese Afgamista.

 Autore: Nicolò Paganelli

AFGHANISTAN – NOTA

 

L'Afghanistan è situato tra Asia Centrale e Meridionale e, privo di sbocchi sul mare, confina a N con Turkmenistan, Uzbekistan e Tajikistan, con la Cina a NE, il Pakistan a E e S, e l'Iran a O; il Paese ha una superficie totale di 652.864 kmq di cui le foreste occupano 12.084,4 kmq.

Tenendo conto della sua Storia, nonché la sua localizzazione geografica e la situazione attuale che caratterizza il Paese, avendo bene a mente il cambiamento radicale avvenuto da agosto 2021, si è analizzato l'Afghanistan secondo 4 parametri, numerati 1-2-6-7, rientranti nell'ambito “Sicurezza”, di seguito elencati: 1) “Fattore Storico: Conflitti”, stimando esclusivamente i conflitti classici dichiarati Stato contro Stato in cui è stato o è coinvolto il Paese, da 5-10 anni ad oggi; 2) “Paesi Limitrofi in Conflitto”, sempre usando lo stesso criterio del parametro precedente si sono contate le Nazioni confinanti attualmente in conflitto con altre, poiché possono influenzare di molto la stabilità politica dello Stato vicino, destabilizzandolo e determinando un alto rischio di crisi economica nello stesso, ma anche trascinarlo anch'esso nel conflitto; 6) “Area Geografica”, intesa come la superficie totale del Paese; 7) “Area Forestale”, ossia la porzione di superficie coperta appunto da foreste.

Esaminare i conflitti avvenuti negli ultimi 5-10 anni, terminati o tutt'ora in corso, in cui il Paese è o è stato coinvolto, è servito per cercare di determinare la probabilità che se ne possano innescare di successivi. I conflitti nei Paesi confinanti possono influenzare di molto la stabilità politica dello Stato vicino, destabilizzandolo e determinando un alto rischio di crisi economica nello stesso, ma anche trascinarlo anch'esso in conflitto. Quanto alle rispettive aree geografica e forestale, si nota che con l'aumentare sia dell'ampiezza del territorio da controllare sia della superficie coperta da foreste aumenta anche la complessità nella gestione delle relative problematiche.

Dalle analisi effettuate, l'Afghanistan non è stato, e non lo è attualmente, coinvolto in un conflitto apertamente dichiarato con nessun Stato estero, nonostante abbia visto sul suo territorio lunghe guerre (l'ultima conclusasi al termine di agosto 2021). L'unico Paese limitrofo attualmente in conflitto è il Pakistan, coinvolto nella guerra del Kashmir contro l'India dal 1947 a oggi (la Cina si defilò nel '63 quando firmò l'accordo sui confini sino-pakistani), con un numero di morti totale di circa 45.000 sommati di tutti gli anni (fonte Center for Systemic Peace). L'aumentare delle tensioni tra Pakistan e India rappresenta uno dei principali rischi attuali per la sicurezza globale nell'Indo-Pacifico perché, secondo vari rapporti su situazioni conflittuali nell'area, si teme una possibile futura guerra nucleare tra i due Paesi. La Cina non è in conflitto aperto con nessuno, ma l'acuirsi della crisi con l'India per le zone di confine (Kashmir-Ladakh) con scontri sempre più duri tra i due rispettivi eserciti, fa temere un prossimo conflitto tra i due Paesi. Uzbekistan e Tagikistan non sono in conflitto aperto con nessuno, ma si verificano comunque frequenti schermaglie sui confini uzbeko-tagiko e tagiko-kirghiso. Iran e Turkmenistan non sono attualmente in conflitto aperto con nessuno.

In base ai dati raccolti e dalle analisi effettuate si è poi sviluppato uno Scenario, contando i Fattori di Squilibrio (quali i 4 parametri utilizzati) in relazione alla Capacità dello Stato (Sicurezza) su cui essi fanno pressione, per avere un quadro generico della situazione del Paese in esame soprattutto dal punto di vista dei conflitti interstatali nell'area in cui esso e i suoi confinanti possono essere coinvolti. Ne è risultato così uno scenario di stabilità, in cui le Capacità dello Stato presentano delle debolezze indicanti che il Paese non è né in un “circolo vizioso” né in un “circolo virtuoso”: il primo inteso come ulteriore indebolimento di capacità e resistenza dello Stato, il secondo invece come rafforzamento di esse.

In conclusione, l'Afghanistan attualmente è in una condizione stabile in relazione a situazioni conflittuali nell'area.     

venerdì 20 maggio 2022

Scheda Parametrale. Afganistam

 Autore: Nicolò Paganelli

AFGHANISTAN

 

a)                 FATTORE STORICO: CONFLITTI

La seguente tabella riporta i conflitti terminati negli ultimi 10 anni e quelli ancora in corso in cui è coinvolto l'Afghanistan:

 

Periodo

Stati Coinvolti

Nr. Morti

-

-

-

 

* Per il parametro “FATTORE STORICO: CONFLITTI” il criterio utilizzato è la stima esclusiva dei conflitti classici dichiarati Stato contro Stato.

 

 

b)                 PAESI LIMITROFI IN CONFLITTO

N Turkmenistan-Uzbekistan-Tagikistan, NE Cina, E e S Pakistan, O Iran.

 

TURKMENISTAN: NO

UZBEKISTAN: NO.

TAGIKISTAN: NO

CINA: NO

PAKISTAN: SÌ. (Guerra del Kashmir contro India 1947-oggi, circa 45.000 morti tot.).

IRAN: NO.

 

* Per il parametro “PAESI LIMITROFI IN CONFLITTO” il criterio utilizzato è la stima esclusiva dei conflitti classici Stato contro Stato.

 

 

f)                  AREA GEOGRAFICA

La superficie totale dell'Afghanistan è 652.864 kmq.

 

 g)                 AREA FORESTALE

L'area coperta da foreste è in totale 12.084,4 kmq.

   

1.                  Parametrizzazione dei Fattori di Squilibrio:

La tabella di seguito riportata illustra la parametrizzazione dei parametri sopra analizzati.

 

 

 

Tabella 1 - Parametrizzazione dei Fattori di Squilibrio

Fattori di Squilibrio

Parametro

1. Fattore storico: conflitti

Anno di termine dell’ultimo conflitto.

 

“N” significa che il Paese non ha avuto nessuno conflitto.

 

Fonte: Center for Systemic Peace

2. Paesi limitrofi in conflitto

Numero di Paesi limitrofi in conflitto.

 

“N” significa nessuno  dei Paesi limitrofi è in conflitto

 

Fonte: Center for Systemic Peace

6. Area Geografica

Valore in migliaia di Kmq.

 

Fonte: Banca Mondiale (The World Bank)

7. Area Forestale

Valore in migliaia di Kmq.

 

Fonte: Banca Mondiale (The World Bank)

Note:

§  “-” significa dato non disponibile

§  Per i parametri “Fattore storico: conflitti” (1) e “Paesi limitrofi in conflitto” (2) si sono stimati esclusivamente i conflitti classici Stato contro Stato.

 

 

 

 

2.      Valutazione dei Fattori di Squilibrio e delle Capacità dello Stato:

La tabella 2 qui sotto riportata illustra come sono stati valutati i 4 Fattori di Squilibrio in relazione alla Capacità dello Stato “Sicurezza”.

 

 

 

Tabella 2 - Valutazione dei Fattori di Squilibrio e Capacità dello Stato “Sicurezza”

Fattori di Squilibrio

(F.S.)

Criterio di valutazione

1. Fattore storico: conflitti *

 

(F.S.1)

   Conflitti terminati negli ultimi 5 anni (2017 – 2022): -1

   Conflitti terminati tra 5 e 10 anni (2012 – 2017): 0

   Conflitti terminati da più di 10 anni / nessuno conflitto: +1

(F.S.1) = +1

2. Paesi limitrofi in conflitto *

 

(F.S.2)

   2 o più Paesi limitrofi in conflitto: -1

   1 Paese  limitrofo in conflitto: 0

   Nessuno Paese limitrofo in conflitto: +1

(F.S.2) = 0

6. Area Geografica

 

(F.S.6)

   Area geografica maggiore di 1.000 migliaia Kmq: -1

   Area geografica compresa  tra 100 e 1.000 migliaia Kmq: 0

   Area geografica minore di 100 migliaia Kmq: +1

(F.S.6) = 0

7. Area Forestale

 

(F.S.7)

   Area forestale maggiore di 100 migliaia Kmq: -1

   Area forestale compresa tra 10 e 100 migliaia Kmq: 0

   Area forestale minore  di 10 migliaia Kmq: +1

(F.S.7) = 0

Nota:

    * Per i parametri “Fattore storico: conflitti” (F.S.1) e “Paesi limitrofi in conflitto” (F.S.2) si sono stimati esclusivamente i conflitti classici Stato contro Stato.

 

 

 

Tabella 2 - Valutazione dei Fattori di Squilibrio e delle Capacità dello Stato (continuazione)

 Capacità dello Stato (C.S.)

 

Formula di valutazione

1. Sicurezza

 

(C.S.1)

=

3 * [(F.S.1) + (F.S.2) + (F.S.6) + (F.S.7)]

9

 

 

 

=> Sicurezza (C.S.1) = ~ +0,3

 

Note:

   Per (F.S.1), (F.S.2), (F.S.6), (F.S.7) si è usato il range di punti “-1”, “0”, “+1” assegnati ai vari Fattori di Squilibrio.

   Il parametro (F.S.1), in ragione di essere uno dei Fattori di Squilibrio che rappresentano i più importanti motivi che conducono ad una instabilità dello Stato, ha ricevuto peso “3” nella formula sopra citata.

   NELLA FORMULA SCRITTA SOPRA (F.S.1) HA MANTENUTO IL VALORE ACQUISITO NEL RANGE da -1 a +1, INDICATO NELLA TABELLA PRECEDENTE ALLA VOCE “Fattore storico: conflitti”.

 

 

 

3.                  Indicatori delle Capacità dello Stato e degli Scenari:

La tabella 3 illustra come sono assegnati gli indicatori alla Capacità dello Stato “Sicurezza” ed agli Scenari.

 

Tabella 3 - Indicatori delle Capacità dello Stato e degli Scenari

1. Ad ogni Capacità dello Stato (C.S.) è stato assegnato un indicatore rosso, giallo o verde secondo il seguente criterio:

   C.S. di -1 a -0,6 è indicatore rosso, corrispondente a Capacità dello Stato molto debole (valore “-2”);

   C.S. di -0,5 a +0,5 è indicatore giallo, corrispondente a Capacità dello Stato con qualche debolezza (valore “-1”); e

   C.S. di +0,6 a +1 è indicatore verde, corrispondente a  Capacità dello Stato abbastanza forte (valore +1,5).

 

=> (C.S.1) = +0,3 => C.S. GIALLO (-1)

 

2. Assumendo per  ogni Capacità dello Stato – da  C.S.1 a  C.S.5 – i valori “-2”, “-1” o “+1,5” secondo il criterio sopra citato, i valori degli Scenari per ogni Stato sono stati ottenuti secondo la seguente  formula:

 

Scenario = (C.S.1)

                   5

=> Scenario = -0,2

3.  Ad ogni Scenario è stato assegnata una  un indicatore rosso, giallo o verde secondo il seguente criterio:

   Scenario da -2 a -1,1 è indicatore rosso, corrispondente ad uno scenario di instabilità (circolo vizioso);

   Scenario da -1 a -0,1 è indicatore giallo, corrispondente ad  uno scenario di stabilità (le Capacità dello Stato hanno delle debolezze che indicano che il Paese è né in un circolo vizioso né in un circolo virtuoso);

   Scenario da 0 a +1,5 è indicatore verde, corrispondente ad uno scenario di sviluppo (circolo virtuoso).

=> Scenario = -0,2 => SCENARIO GIALLO (STABILITÀ: NO CIRC. VIZIOSO/NO CIRC. VIRTUOSO)