La nuova ondata di proteste contro il Primo Ministro thailandese Yingluck Shinawatra è arrivata ormai alla seconda settimana ma è destinata nel weekend ad una breve tregua. I protagonisti degli scontri di piazza, le cosiddette “camicie gialle”, esponenti ultramonarchici e antigovernativi, hanno deciso di rispettare i festeggiamenti del compleanno del Re Bhumibol Adulyadej. L’interruzione sarà temporanea e la protesta riprenderà alla fine dei festeggiamenti, dopo la grande tensione accumulatasi a Bangkok negli ultimi giorni. Dall’inizio di dicembre i manifestanti hanno iniziato a scontrarsi con la forze di polizia che respingevano gli assalti ai ministeri. Le “camicie gialle” sono schierate contro il Pheu Thai Party del Primo Ministro e sono vicine al partito di opposizione Democratic Party. La causa scatenante dei tumulti è da rintracciarsi nella legge di amnistia voluta dal Premier e della quale beneficerebbe suo fratello Thaks! in Shinawatra. Questi è stato Primo Ministro fino al 2006 quando un colpo di Stato dei militari l’ha deposto; oggi è in esilio dopo una condanna per abuso e conflitto di interessi. I festeggiamenti del Re arrivano a placare temporaneamente anche le tensioni tra “camicie gialle” e i contromanifestanti delle “camicie rosse”, gruppo di pressione politica filo-Thaksin. Le “camicie gialle” però hanno annunciato che continueranno a protestare finché non solo la legge di amnistia verrà ritirata ma anche Yingluck rassegnerà le dimissioni in quanto considerata un fantoccio del fratello esiliato. L’intento è di rovesciare il grande potere del Pheu Thai Party che da solo ha conquistato la maggioranza assoluta dei seggi in Parlamento alle elezioni del 2011, dando maggiore fiducia all’esecutivo di Yingluck e accelerando la presentazione dell’amnistia.
i integrazione tra Federazione Russa, Bielorussia, Kazakistan e altri Paesi dello spazio post-sovietico(Fonte C.E.S.I)
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