Nella notte del 2 luglio un drone USA ha colpito un compound nel villaggio di Dande Darpa Khel, uccidendo diciassette militanti. Il raid, nei pressi di Miram Shah, capoluogo del Nord Waziristan – area tribale parte delle Federally Administered Tribal Areas (FATA) al confine con l’Afghanistan – avrebbe ucciso alcuni militanti del Network Haqqani, gruppo predominante dell’area e parte dell’insurrezione afghana. La presenza della rete Haqqani in Pakistan è stata più volte causa di tensione tra Washington e Islamabad. Nonostante dal 2008 nove leader del gruppo siano ricercati dagli Stati Uniti per noti legami con al-Qaeda, l’intelligence pakistana (l’ISI) e le Forze Armate pakistane non intervengono in modo decisivo contro il gruppo. La sua inattività all’interno del Pakistan e la partecipazione all’insorgenza afghana, rende gli Haqqani un interlocutore privilegiato per l’ISI nel contesto della ricerca di un canale negoziale c! on i Talebani della Shura di Quetta e di un compromesso politico che possa gettare le basi per la futura stabilità del vicino Afghanistan.
L’episodio sarebbe il terzo raid condotto dagli Stati Uniti in Pakistan dall’elezione di Nawaz Sharif alla guida del governo di Islamabad. Il Primo Ministro aveva già nei mesi scorsi dichiarato di voler interrompere qualsiasi tacito accordo con l’Amministrazione statunitense per l’impiego dei droni in territorio pakistano.
L’episodio sarebbe il terzo raid condotto dagli Stati Uniti in Pakistan dall’elezione di Nawaz Sharif alla guida del governo di Islamabad. Il Primo Ministro aveva già nei mesi scorsi dichiarato di voler interrompere qualsiasi tacito accordo con l’Amministrazione statunitense per l’impiego dei droni in territorio pakistano.
Fonte C.E.S.I Weekly 118 per contatti geografia2013@libero.it
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