Firmato il 30 agosto 2016 a Waschington un accordo Tra Stati Uniti ed India per la condivisione di base aeree e militari in caso di riparazione e fornitura di mezzi. L'Intesa è stata scritta con finalità di sostegno logistico bilaterale, ma in realtà, secondo molti analisti sia indiani che statunitensi, è stata salutata come una pietra miliare nel campo della difesa e cooperazione tra i due Paesi.
L'accordo, il Logistics Exchange Memorandum Agreement, nasce nel 2002 ma solo ad aprile del 2016 Nuava Delhi ha dato il suo assenso. I termini operativi erano stati definiti lo scorso giugno durante la visita del premier indiano Narendra Modi negli Stati Uniti, resi pubblici con una nota dal pentagono nei giorni scorsi.
Protagonisti dell'accorso sono stati il Segretario alla Difesa degli Stati Unti, Ashton Carter ed il ministro della Difesa indiano Manohar Parrikar. E' convinzione dei protagonisti che le Marine dei due paesi, con questo accordo, potranno sostenere con il relativo supporto logistico esercitazioni, operazioni di peacekeepig e assistenza umanitaria. In molti pensano, peraltro, che questo accordo incida positivamente in tema di sicurezza come contrasto all'estremismo; in pratica si lancia un segnale diretto contro i militanti del cosiddetto Stato Islamico (Is) operante in Afganistan e Pakistan
Massimo Coltrinari
(geografia 2013@libero.it)
L'accordo, il Logistics Exchange Memorandum Agreement, nasce nel 2002 ma solo ad aprile del 2016 Nuava Delhi ha dato il suo assenso. I termini operativi erano stati definiti lo scorso giugno durante la visita del premier indiano Narendra Modi negli Stati Uniti, resi pubblici con una nota dal pentagono nei giorni scorsi.
Protagonisti dell'accorso sono stati il Segretario alla Difesa degli Stati Unti, Ashton Carter ed il ministro della Difesa indiano Manohar Parrikar. E' convinzione dei protagonisti che le Marine dei due paesi, con questo accordo, potranno sostenere con il relativo supporto logistico esercitazioni, operazioni di peacekeepig e assistenza umanitaria. In molti pensano, peraltro, che questo accordo incida positivamente in tema di sicurezza come contrasto all'estremismo; in pratica si lancia un segnale diretto contro i militanti del cosiddetto Stato Islamico (Is) operante in Afganistan e Pakistan
Massimo Coltrinari
(geografia 2013@libero.it)
Nessun commento:
Posta un commento