Asia

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Metodo di ricerca ed analisi adottato

Per il medoto di ricerca ed analisi adottato

Vds post in data 30 dicembre 2009 sul blog www.coltrinariatlanteamerica.blogspot.com
seguento il percorso:
Nota 1 - L'approccio concettuale alla ricerca. Il metodo adottato
Nota 2 - La parametrazione delle Capacità dello Stato
Nota 3 - Il Rapporto tra i fattori di squilibrio e le capacità delloStato
Nota 4 - Il Metodo di calcolo adottato

Per gli altri continenti si rifà riferimento al citato blog www.coltrinariatlanteamerica.blogspot.com per la spiegazione del metodo di ricerca.

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mercoledì 13 aprile 2011

YEMEN

Scheda Analitica per Paese
2010


Paese: YEMEN
Macro Area: MEDIO ORIENTE
Descrizione geografica:
Area:

Lo Yemen costituisce parte integrante dell’area Medio Orientale. Con tale espressione, si indica comunemente la regione occupata dalle Nazioni dell'Asia sud-occidentale. I Paesi che ne fanno parte sono: Arabia Saudita, Bahrain, Emirati Arabi Uniti, Giordania, Iran, Iraq, Israele, Kuwait, Libano, Oman, Autorità Palestinese (Gaza e Cisgiordania), Qatar, Siria, Turchia e Yemen. Nel Medio Oriente vivono molti popoli diversi, in maggioranza musulmani. I principali sono gli Arabi, i Turchi, gli Iraniani e i Curdi. I sei principali gruppi linguistici dell'area sono il persiano, l'arabo, l'ebraico, l'assiro, il curdo e il turco. L'area mediorientale possiede una scarsissima presenza di risorse idriche, alla base dei numerosi conflitti che dilaniano la regione.

Popolazione:

La popolazione dello Yemen è di 23.013.376 abitanti (2008), con una densità media di 44 unità per km². Raggruppata perlopiù in tribù o clan (il nucleo sociale principale), vive soprattutto in piccoli villaggi, dove l’agricoltura rappresenta l’attività preponderante; la percentuale di popolazione rurale è del 74%.

Scenario storico:

Il Nord dello Yemen divenne indipendente dall'Impero Ottomano nel 1918 e nel 1962 vi fu proclamata la Repubblica Araba dello Yemen. Nel 1839 l'Impero Britannico aveva occupato il porto della città di Aden e ne aveva fatto una colonia, circondata da alcuni protettorati su cui esercitava un'effettiva influenza. Nel 1967 i britannici, sotto la spinta di forze insurrezionaliste fomentate soprattutto dall'Egitto, si ritirarono e qui nel 1970 fu instaurato il regime comunista della Repubblica Democratica Popolare dello Yemen, anche noto come Yemen del Sud. Nel 1978 iniziò nel nord il Governo assolutista di Abdallah Saleh, esteso in seguito al sud con l'unione del 1990. In quell'anno infatti i due Stati yemeniti si riunirono in un unico Stato, l'attuale Yemen. Nel 1994 alcuni ufficiali e politici di ispirazione marxista proclamarono la secessione della regione meridionale dello Yemen che assunse il nome di Repubblica Democratica dello Yemen con capitale Aden. Non riconosciuto internazionalmente, questo tentativo di secessione venne stroncato in due settimane di combattimenti dalle forze governative. Non si verificarono rappresaglie di rilievo e fu garantita l'amnistia ai combattenti e ai membri della frangia secessionista, con l'eccezione dei capi che riuscirono in buona parte a fuggire all'estero. Successivamente vennero avviate riforme politiche allo scopo di evitare nuove possibili ribellioni, in particolare venne stabilita l'elezione del presidente della repubblica con voto popolare. Nell’estate del 2004, nella provincia di Sa’dah, nel nord-ovest del paese, scoppia tra la minoranza sciita una rivolta antigovernativa; l’intervento dell’esercito causa migliaia di morti e gravi distruzioni. Gli scontri riprendono nella primavera del 2005, quando muore in battaglia il leader della rivolta Hussein al-Hawthi. Nel 2006 Alì Abdullah Saleh viene confermato alla presidenza del paese con il 96% dei voti; le opposizioni denunciano brogli e violenze. Nel 2007 riprende la rivolta sciita nel Nord del paese, soffocata nel sangue dall’esercito yemenita.

Aspetto:

Geografia Fisica:

L’estrema regione meridionale dello Yemen è calda e arida e si affaccia per circa 1.200 km sul golfo di Aden con una stretta pianura sabbiosa; quella occidentale, la semidesertica Tihama, che si estende nell’interno per circa 50 km, presenta una lunga fascia costiera bagnata dal Mar Rosso. La sezione centrale, dove precipitazioni irregolari ma abbondanti permettono le coltivazioni, è dominata da elevati altipiani e massicci montuosi solcati da profonde vallate; qui si trovano il Jabal an-Nabi Shu’ayb (3.760 m), la massima cima del paese, non lontano dalla capitale, e l’Hadhramaut, una valle che si estende oltre le catene dominanti il litorale sudorientale. Le alteterre, pur non presentando corsi d’acqua permanenti, sono interrotte da gole e valli originate dai numerosi fiumi a corso stagionale (uadi) le cui zone limitrofe, insieme alle oasi, costituiscono le aree più fertili del paese. Presso il confine nordorientale l’altitudine digrada, lasciando il posto al grande deserto sabbioso del Rub’ al-Khali (in arabo “Regno del vuoto”). Il clima della fascia costiera è caldo torrido, con medie annue delle temperature di circa 27,7 °C e delle precipitazioni che variano da 80 (a sud) a 230 mm (a ovest). I venti, che spirano verso nord-ovest durante i mesi estivi e verso sud-ovest in quelli invernali, causano forti tempeste di sabbia. Nelle regioni montuose interne il clima è temperato, con inverni generalmente freschi e medie di precipitazioni che si attestano tra i 400 e i 750 mm annui (le più alte della penisola arabica).

Geografia Umana:

Il gruppo prevalente è quello arabo; soltanto nella fascia costiera occidentale vivono minoranze di origine africana e meticci. La lingua ufficiale è l’arabo, mentre la religione maggiormente praticata è l’islamismo, di orientamento sciita nelle aree settentrionali, centrali e orientali, e sunnita in quelle meridionali e sudoccidentali, dove sono presenti anche piccole comunità di indù e cristiani. Lo Yemen è l'unico stato al mondo dove si diventa maggiorenni a 14 anni.

Geografia Economica:

Il paese dipende molto dagli aiuti stranieri e dalle rimesse degli emigrati; nel 2006 il prodotto interno lordo era di 19.057 milioni di dollari USA, corrispondenti a 876,90 dollari pro capite. L’agricoltura e la pesca, perlopiù di sussistenza, occupano gran parte della popolazione attiva nel sud (una delle regioni più povere del mondo arabo); fa eccezione Aden, il principale porto per il rifornimento delle navi tra il mar Mediterraneo e l’oceano Indiano, al cui declino, avvenuto durante gli anni Settanta e Ottanta, si è cercato di porre rimedio tramite l’istituzione, nel 1991, di una zona interna di libero scambio.

Geografia Politica:

Lo Yemen (o Jemen) è uno Stato assolutista islamico retto dal Padre della Patria Saleh. A livello locale grande potere è riservato a tribù e principati maomettani. La Repubblica dello Yemen si costituì il 22 maggio 1990, unendo la Repubblica democratica popolare dello Yemen (RDPY) e la Repubblica araba dello Yemen (RAY). In base alla Costituzione del 1991, emendata nel 1994, al vertice dello stato è un presidente eletto con suffragio universale ogni sette anni; egli è anche capo del governo, nelle cui funzioni è coadiuvato da un gabinetto guidato da un primo ministro e da un Consiglio consultivo di 59 membri, di nomina presidenziale. Il potere legislativo è affidato a un Parlamento unicamerale, l’Assemblea dei rappresentanti (Majlis al-Nuwaab), composta di 301 membri eletti ogni cinque anni a suffragio universale. Il sistema giudiziario si basa sulla legge islamica (shariah) e ha al suo vertice una Corte suprema. È in vigore la pena di morte.

ANALISI DEI FATTORI DÌ SVILUPPO

1 Fattore storico: conflitti. Non ha avuto conflitti armati di importanza negli ultimi negli ultimi 20 anni,

2 Paesi limitrofi in conflitto. Il problema della pirateria. Senza essere un conflitto intraestatale, esiste di fronte al Yemen, lo che involucra al paese dentro dei rischiosi in questo senso.

3 Rifugiati, 95000

4 Disoccupazione, (%). 36

5 Sfruttamento petrolio/oro/diamante. Asenza di tale influenza

+4

6 Area geografica, (migliaia Kmq). 527

7 Area forestale, (migliaia Kmq). 150

8 Fazioni etniche/religiose. Il gruppo prevalente è quello arabo; vivono anche minoranze di origine africana e meticci. La religione maggiormente praticata è l’islamismo, di orientamento sciita nelle aree settentrionali, centrali e orientali, e sunnita in quelle meridionali e sudoccidentali, dove sono presenti anche piccole comunità di indù e cristiani.

9 Movimento interno di strati della popolazione. (migliaia). 65

10 Regime Politico (-10 a + 10). Forma di governo:

Lo Yemen (o Jemen) è uno Stato assolutista islamico retto dal Padre della Patria Saleh. A livello locale grande potere è riservato a tribù e principati maomettani





11 Nuovi Stati formazione instabile. NO

12 Corruzione.(1 -10). 2,1

13 PNL pro capite (USS). 3000

14 Crescita economica (%). 2,7

15 Forza lavoro in agricoltura (%). 22,5

16 Aiuto Estero (% PNL). 8,5

17 HIV/AIDS (%). 0,3

18 Spesa Militare (% del PNL). 5,3

19 Disastri Naturali Nel paese sono presenti cicloni, uragani e toremnti di sabia

S

20 Isolamento geografico N

21 Indice di sviluppo umano 0,77

22 Popolazione, (milioni) 22

23 Crescita demografica 1,013



CONSIDERAZIONI

Il crescente malcontento e le rivendicazioni delle popolazioni dello Yemen del sud fanno temere per l’unità del paese. Rabbiose manifestazioni si sono tenute in diverse regioni, e importanti forze politiche cavalcano la protesta. A ciò si aggiunge l’instabilità presente al nord a causa della ribellione dei seguaci di al-Houthi (il defunto leader di una minoranza sciita nel paese), e delle infiltrazioni di al-Qaeda. La crisi dello Yemen si inserisce in un’area di enorme importanza strategica, già in sofferenza per la grave crisi somala e per quella sudanese

Se le cose dovessero continuare così, alcune analiste, pensano che lo Yemen è destinato a fare la fine della Somalia e dell’Iraq. E’ stato questo l’allarmante avvertimento che il presidente yemenita Ali Abdullah Saleh ha lanciato alcuni giorni fa, (15 maggio).

Il presidente Saleh non parlava della minaccia di al-Qaeda o dei seguaci di al-Houthi (Hussein Badreddin al-Houthi è stato un leader religioso zaidita [una setta sciita] che a dato vita a un movimento di opposizione militante al governo, radicato nello Yemen nord-occidentale; Hussein al-Houthi è rimasto probabilmente ucciso nel 2004 nel corso di scontri armati con il governo, ma il suo movimento è ancora attivo (N.d.T.) ), anche si vi ha fatto qualche accenno. Egli parlava invece dei gruppi dell’ “azione pacifica” – la denominazione che è stata attribuita alle correnti yemenite del sud che invocano la fine dell’esperimento di unità nazionale, a causa delle ingiustizie compiute dal nord nei confronti del sud.

Lo Yemen sta attraversando una fase molto difficile, con l’escalation delle tendenze secessioniste nel sud, che rappresentano la minaccia più grave allo stato yemenita attuale. Ad essa si aggiunge la ribellione dei seguaci di al-Houthi, un movimento zaidita settentrionale, a cui a loro volta si sommano le azioni di al-Qaeda qua e là nel paese. Lo stato è praticamente la prima risorsa economica per i cittadini, a causa della debolezza e della quasi inesistenza del settore privato malgrado le promesse dello stato, che attende prestiti e aiuti regionali ed internazionali.

La situazione è molto pericolosa, e le cose potrebbero aggravarsi ulteriormente se lo Yemen non otterrà aiuto. L’Oman e l’Arabia Saudita diventeranno i vicini di una nuova Somalia, ma ben più vicina questa volta! Forse la soluzione sta nel convocare una conferenza di riconciliazione e nell’aprire un dialogo franco tra avversari, sotto l’egida dell’Arabia Saudita e del Sultanato dell’Oman, o forse sotto l’ombrello del Consiglio di Cooperazione del Golfo (GCC), considerato che quest’ultimo è l’organizzazione regionale più vicina allo Yemen. La collaborazione araba ed internazionale è certamente necessaria. Bisogna avviare dei passi per salvare lo Yemen, a cominciare dall’avvio di una riconciliazione nazionale e, forse, dalla concessione di una maggiore autonomia ad alcune province, lanciando allo stesso tempo importanti progetti di sviluppo per ridar vigore alla speranza e indebolire le ambizioni secessioniste, poiché gli interessi comuni sono il collante dei rapporti fra i gruppi che compongono un paese.

Nessuno – ed in particolar modo i paesi del Golfo – può tollerare un ulteriore deterioramento della situazione politica e di sicurezza nello Yemen.



Lo Stato preso in esame: YEMEN ha evidenziato una capacità di resistere agli squilibri e “shoks” pari a: (0 Giallo - STATO STABILE), e si può disegnare alla data giugno 2009, il seguente scenario;


• Al riguardo della sicurezza: (2 Azzurro): sviluppo di 1° livello.

• Al riguardo della coesione sociale: (3 Blu): sviluppo di 2° livello.

• Al riguardo del governo: (0 Giallo): equilibrio di 2° livello.

• Al riguardo dello Sviluppo economico: (0 Giallo): equilibrio di 2° livello.

• Al riguardo dello Sviluppo sociale: (-3 rosso): squilibro di 2° livello .

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