Il conflitto in Nogorno Karabakh aprì la stagione delle guerre etniche che sconvolsero l'area della ex Unione Sovietica. I combattimenti per il Nogorno-Karabackh furono caratterizzati dall'inconciliabile divergenza tra i due contendenti la cui reciproca animosità crebbe proporzionalmente all'intensità degli scontri, anzichè ridimensionarsi raggiungendo livelli di efferata brutalità nella pratica sistematica della "pulizia etnica" adottata con sorprendente naturalezza da entrambe le parti. Il conflitto azero-armeno fu, infine, il primo significativo banco di prova del nuovo Stato russo, che dimostrò di aver ereditato appieno le doti del suo predecessore, perpetuandone l'efficacia politica dell'equilibrio per riuscire a mantenere la propria presenza militare e un'influenza non indifferente in un area di grande valore strategico.
I punti essenziali sono le radici del conflitto:
Verso la guerra. La repressione di Baku
Le forze in campo. Operazione Anello. La prima offensiva Armena. Prima controoffensiva azera
Seconda offensiva armena . Il golpe di Husseinov. Terza offensiva armena.
Seconda controffensiva azera e quarta offensiva finale armena. Considerazioni operative. Il ruolo della Russia. Una pace in armi
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