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Metodo di ricerca ed analisi adottato

Per il medoto di ricerca ed analisi adottato

Vds post in data 30 dicembre 2009 sul blog www.coltrinariatlanteamerica.blogspot.com
seguento il percorso:
Nota 1 - L'approccio concettuale alla ricerca. Il metodo adottato
Nota 2 - La parametrazione delle Capacità dello Stato
Nota 3 - Il Rapporto tra i fattori di squilibrio e le capacità delloStato
Nota 4 - Il Metodo di calcolo adottato

Per gli altri continenti si rifà riferimento al citato blog www.coltrinariatlanteamerica.blogspot.com per la spiegazione del metodo di ricerca.

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martedì 9 luglio 2024

Antonio TRogu. Paesi del Club dell'Atomo. La Corea del Nord

 


La Corea del Nord ha avviato negli ultimi anni,  una accelerazione del proprio programma nucleare e della modernizzazione delle sue già poderose Forze convenzionali. Gli Stati Uniti e i suoi alleati asiatici considerano la Corea del Nord una grave minaccia alla sicurezza infatti, in aggiunta ad  una delle più grandi forze militari convenzionali il Paese dispone di un ingente arsenale nucleare che, unitamente ad una sempre crescente retorica aggressiva, desta preoccupazione in tutto il mondo. Mentre rimane tra i paesi più poveri del mondo, secondo le stime del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti la Corea del Nord spende quasi un quarto del suo prodotto interno lordo (PIL) per spese militari. La Corea del Nord nasce al termine del secondo conflitto mondiale,  a seguito delle conferenze di Yalta e di Potsdam del 1945 per un nuovo assetto dell’ordine mondiale,  un accordo raggiunto tra Stalin (Unione Sovietica), Churchill (Gran Bretagna), e Roosevelt (USA) decretò la liberazione della Corea dalla dominazione esercitata dal 1919 dal Giappone affidando il nord del Paese al controllo dell’Unione Sovietica ed il sud a quello degli Stati Uniti  e definendo il 38° parallelo quale  linea di demarcazione tra le due zone. In merito alla necessità di fornire alla Corea un governo stabile, tenuto conto delle differenti strategie proposte da Stati Uniti e Unione Sovietica, si decise di affidarne la soluzione all’Onu che creò, con l’astensione di Mosca e dei suoi alleati, una “Commissione per la Corea” preposta a dare alla questione una soluzione definitiva. Tuttavia, nel 1948 le due Coree intrapresero percorsi differenti: quella del sud, attraverso libere elezioni, vinte dall’“Associazione per l’indipendenza coreana”, si diede un governo retto da Syngman Rhee; contemporaneamente al Nord sorse la Repubblica Democratica Popolare di Corea, retta da un governo comunista e presieduta da Kim Il-Sung, riconosciuta subito dall’Unione Sovietica e nel 1950 dalla Cina. Si vennero così a creare due governi differenti ed ostili, patrocinati uno dall’Unione Sovietica (nord), l’altro dagli Stati Uniti (sud), separati da 38° parallelo, ai margini del quale gli USA mantennero delle forze di occupazione. E fu, senza dubbio, questa una delle ragioni dei successivi gravi sviluppi che segnarono la Corea.

Il 25 Giugno del 1950 con il superamento del 38° parallelo le forze nordcoreane diedero inizio alla Guerra di Corea. che si concludeva con un ripristino dello status quo, a cui non seguì mai un formale trattato di pace; il Paese rimaneva diviso in due zone: al nord si consolidò il potere comunista di Kim il Sung  mentre al Sud si confermò un regime filoccidentale, successivamente evolutosi in democrazia.

I principi guida del regime nordcoreano sono stati, sin dall’inizio, l’autosufficienza e l’importanza della politica militare. Ne è conseguito che l’esercito ha assunto un ruolo centrale negli affari politici di Pyongyang, vedendo accrescere la propria importanza nell’ambito del Paese. In realta’ diversamente da quanto sosteneva il regime di Kim Il-Sung, la Corea del Nord dipendeva economicamente e militarmente da Mosca ed in parte dalla Cina.

Il regime di Kim Il-Sung fu particolarmente abile nell’assicurarsi gli aiuti economici e militari di entrambe le potenze . La cooperazione con le due potenze fu estesa anche al settore nucleare; il programma nucleare della Corea del Nord era in parte gia’ iniziato, nel dicembre 1952 nacque l’Istituto per la ricerca sull’energia atomica (Iea) per studiare l’uso di isotopi radioattivi nei campi dell’agricoltura, dell’industria e della medicina e quattro anni dopo furono firmati due accordi con l’Unione Sovietica per accrescere la cooperazione nucleare per uso pacifico. Nel marzo del 1956 il leader nord-coreano Kim Il-song inviò uno staff di scienziati a Mosca in occasione di un meeting internazionale che aveva per obiettivo la definizione dei tempi e dei modi della costruzione di un istituto per la ricerca nucleare a Dubna . Nel 1959 la Corea del Nord sottoscrisse un accordo con l’Unione Sovietica per la cooperazione nel settore nucleare e la formazione di uno staff di scienziati. Nel 1964 la Cina, che pur aveva messo a disposizione le sue conoscenze tecnologiche per l’estrazione di uranio naturale dalle miniere nord-coreane, si rifiutò, tuttavia, di cooperare con la Corea del Nord nell’attuazione di un secondo programma nucleare parallelo e fu una delle cause scatenanti il successivo deteriorarsi dei rapporti tra i due Paesi. L’Unione Sovietica aveva intanto fornito alla Corea del Nord un reattore atomico di ricerca, del tipo IRT-2M da due megawatt, e collaborato al suo assemblaggio nel sito nucleare di Yonbyon (80 chilometri circa a nord di P’yongyang).

Una lenta ma progressiva espansione dell’attività di ricerca nucleare della Corea del Nord si ebbe negli anni ’70 e ’80 , ancora una volta con il parziale sostegno di Mosca che risulta aver fornito tecnologia per il riprocessamento del plutonio, mettendo quindi Pyongyang in grado di produrre esplosivo atomico.  Sul finire degli anni Settanta la Corea del Nord iniziò a interessarsi all’utilizzo dell’energia nucleare non più solo per scopi civili e pacifici, ma anche per lo sviluppo di armi nucleari; i suoi ingegneri stavano già utilizzando la tecnologia prodotta nel Paese per espandere il reattore IRT-2000, portandolo a quattro megawatt nel 1974 e poi a otto nel 1987. Oltre alla costruzione di impianti per la lavorazione dell’uranio, ricordiamo che il Paese dispone di importanti giacimenti di questa risorsa stimati in circa 4 milioni di tonnellate di uraninite, e di altri per la fabbricazione di barre di combustibile, vennero iniziati i lavori per due nuovi reattori sempre a Yongbyon: uno da 5 Mw ed un secondo, successivo, da 50 Mw, implementando nel contempo l’attività di ricerca e sviluppo. Un terzo reattore, questo da 200 Mw, cominciò ad essere costruito a Taechon. Con la messa in funzione, tra il 1986 e il 1987, del primo reattore moderato a grafite da 5 megawatt, costruito in maniera indipendente nel sito di Yongbyon e con una capacità di produzione sufficienti per la realizzazione di un ordigno nucleare (6 chili di plutonio annui) il programma nucleare nordcoreano ebbe la sua ufficialità. A partire dai primi anni Novanta, la Corea del Nord fu in grado di completare l’intero ciclo del combustibile nucleare utilizzando i materiali prodotti nel sito di Yongbyon.

I test nucleari e i ripetuti lanci di missili a medio e lungo raggio hanno indotto le Nazioni Unite a emanare sanzioni economiche nei confronti di Pyongyang, che non hanno impedito lo sviluppo del suo programma nucleare civile, avviato negli anni 60 con la collaborazione dell’URSS, e militare, intrapreso nel 1980.

Il primo test nucleare nordcoreano e’ del 9 ottobre 2006 con un'esplosione pari ad un chilotone, equivalente di mille tonnellate di tritolo , seguirà un un secondo test nucleare, questa volta della potenza di quattro chilotoni il 25 maggio 2009. Il terzo test nuclare, del 12 febbraio 2013, il primo dopo l'ascesa del leader attuale, Kim Jong-un ha una potenza dell'esplosione che raggiunge i 7 chilotoni.  Il quarto test nucleare, annunciato in un discorso alla tv di Stato Kim Jong-un, e’ del 6 gennaio 2016 con una potenza ipotizzata di circa 15 chilotoni. Il 9 settembre 2016 vi e’ il quinto test nordcoreano che genera un terremoto di magnitudo 5.3 con una potenza tra i 15 e 25 chilotoni.

Il primo lancio nordcoreano di un missile balistico a medio raggio, il Pukguksong-2, sul Mare del Giappone ed in grado di trasportare una testata nucleare e’ dell’11 febbraio 2017. Il 3 settembre 2017 viene annunciato il “completo successo” del sesto test di bomba all’idrogeno in grado di essere montata su un missile balistico internazionale con una potenza dell'ultima testata stimata in 50-60 chilotoni. Il 15 settembre 2017 viene sperimentato un test balistico per valutare la gittata dei missili nord coreani con un  lancio sopra il Giappone, 3700 chilometri di tragitto per 770 chilometri d'altezza, andando ad esplodere a duemila chilometri dopo l’isola di Hokkaido. Il 28 novembre 2017 viene effettuato un nuovo test balistico che parte vicino a Pyongsong, provincia di Pyongsong del Sud e cade a circa 250 km dalle coste nipponiche. Il missile è in grado di coprire 950 km all'altitudine di 4475 km, abbastanza per minacciare anche Usa ed Europa.

Come detto non si hanno dati certi sulle effettive dotazioni e per quanto riguarda i missili ci sono dubbi sulla capacità dei nordcoreani di colpire a distanza con un’arma nucleare. Questo perché, a parte i problemi sui missili intercontinentali di cui dispone (sono solo teoricamente in grado di raggiungere la distanza massima e colpire gli Stati Uniti), nonostante quanto affermato dallo stesso dittatore Kim Jong-un, gli scienziati di Pyongyang non hanno ancora raggiunto la capacità tecnica per «miniaturizzare» una testata in modo da poterla inserire in un missile balistico.

Ma  la Corea del Nord resta comunque estremamente pericolosa: non si conosce la progressione scientifica in campo nucleare ma si sa che i Paesi vicini (Corea del Sud, Giappone) potrebbero essere presi di mira con bombe «sporche» o testate chimiche.

Negli ultimi tempi Kim Jong-un ha lanciato nuovi missili finiti nel Mar del Giappone e l’operazione sembra rispondere ad una precisa strategia che il regime nordcoreano aveva posto in essere quando  nonostante la sospensione dei test missilistici e nucleari aveva disposto il lancio di un missile da crociera più a scopo politico che militare e successivamente quando aveva lanciato alcuni missili a corto raggio da una base situata molto probabilmente a Hodo.

L’attuale leader della Corea del Nord nel 2014 ha costituito la Forza strategica nucleare, che dal punto di vista militare e politico non solo è assolutamente autonoma (cioè non dipende dalle forze militari tradizionali) ma è gerarchicamente posta alle dirette dipendenze del Partito. Di conseguenza l’attuale leader da un lato consolida il controllo del Partito sulle forze armate, dall’altro lato attribuisce sempre maggiore rilevanza al potere militare, l’appoggio del quale è fondamentale. L’uso dello strumento militare nel contesto della politica internazionale, viene utilizzato da un lato per rendere più realistica la riunificazione della Penisola, dall’altro per dividere i suoi interlocutori e cioè Stati Uniti, Cina, Russia e Giappone impendendo loro di attuare scelte comuni. 

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