L’India
è diventata una potenza nucleare nel 1974, sotto il governo di Indira Gandhi, a seguito del successo del test
nucleare denominato "Buddha sorridente", effettuato nel deserto del
Thar (Rajastan). Successivamente allo sviluppo nucleare
del Pakistan, le due nazioni hanno intrapreso una "corsa" al nucleare che ha raggiunto il
suo apice nel 1998. Nonostante i Paesi abbiano
rifiutato di firmare il Trattato di Non Proliferazione Nucleare (TNP) [1], approvato dall’Assemblea
generale dell’ONU nel 1968 ed entrato in vigore solo nel 1970, l’India
è comunque coinvolta in diversi accordi
con Francia, Canada e Russia.
Uno
studio pubblicato nel 2017 a cura del Centre for Science and Security Studies
del King’s College di Londra, prende in esame la situazione dei Programmi
strategici Indiani su Nucleare e Missili. I risultati principali di questo
documento affermano che, nonostante gli
accordi formali, vi e’ un elevato grado di connessione tra le attività svolte
in campo sia civile che militare, soprattutto nei settori che riguardano la
produzione di ordigni nucleari e di missili. Appare evidente che
l’intensificarsi degli scambi commerciali nel nucleare civile abbiano permesso
all’India di acquisire tecnologie e assistenza utili per il settore militare.
Per quanto riguarda il settore militare l’IAF (Indian Air Force) intende
procedere alla sostituzione del VYMPEL R-77 (AA-12 ADDER, per la NATO) con un
missile di livello superiore, individuato nell’ultima variante dell’I-DERBY
Extended Range israeliano, con sistema di guida migliorato e alleggerito per
consentire un maggiore stoccaggio di carburante, garantendo una gittata
superiore ai 100 km. L’India ha già selezionato il DERBY per il TEJAS e ne
impiega una variante precedente per il lancio da terra con le sue batterie SAM SPYDER-SR
ordinate nel 2008-9 e ricevute fra 2012 e 2015. Il nuovo missile dovrebbe
essere operativo per il 2021.
L’urgenza è dovuta al fatto che
il 27 febbraio 2019, durante la breve crisi fra India e Pakistan seguita
all’attacco di velivoli indiani contro un campo d’addestramento del gruppo
terroristico Jaish-e-Mohammed presso Balakot, l’Aeronautica Indiana si è
trovata in difficoltà.
In tale occasione, infatti, i caccia indiani armati con missili Vympel R-77 non
sono stati in grado di ingaggiare missili lanciati dal nemico da distanze
superiore a 80 Km.
L’annuncio,
da parte del Governo Indiano, di una nuova catena di comando e controllo delle
forze strategiche pone stringenti interrogativi sulla sua dottrina nucleare. Il
nuovo sistema di comando e controllo è strutturato in maniera tale da essere
sotto controllo civile. Più precisamente, il Gabinetto per la Sicurezza del
Governo Indiano ha istituito un Nuclear Command Authority caratterizzato da un
Consiglio Politico ed uno Esecutivo.
[1]
Il TNP è un accordo tra i Paesi firmatari a non condividere, non
commerciare, non coinvolgere altri Paesi negli affari riguardanti il nucleare
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