Asia

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Metodo di ricerca ed analisi adottato

Per il medoto di ricerca ed analisi adottato

Vds post in data 30 dicembre 2009 sul blog www.coltrinariatlanteamerica.blogspot.com
seguento il percorso:
Nota 1 - L'approccio concettuale alla ricerca. Il metodo adottato
Nota 2 - La parametrazione delle Capacità dello Stato
Nota 3 - Il Rapporto tra i fattori di squilibrio e le capacità delloStato
Nota 4 - Il Metodo di calcolo adottato

Per gli altri continenti si rifà riferimento al citato blog www.coltrinariatlanteamerica.blogspot.com per la spiegazione del metodo di ricerca.

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giovedì 10 aprile 2025

La NUova Guerra Fredda Tecnologica

 


Sergio  Benedetto  Sabetta

            Nella ridefinizione dei ruoli in atto, dopo il venire meno della globalizzazione a matrice USA, vi sono due diverse visioni, la prima a carattere territoriale sostenuta dalla Russia in cui si definisce una precisa area di influenza, l’altra fluida, estesa su tutto il globo, dove il fulcro è l’aspetto economico-tecnologico che dovrebbe determinare la prevalenza della Cina quale forza centrale a cui legare le varie aree secondo diverse tipologie di rapporto, uno scontro con gli USA che è stato definito “guerra fredda tecnologica”.

            Già nel 2011 il Segretario di Stato Hillary Clinton propose il “Pivot to Asia”, spostando l’attenzione dal teatro Atlantico-Europeo al teatro Pacifico-Asia.

            Successivamente nel 2018 Trump vieta la vendita di forniture USA in materia di telecomunicazioni alla cinese ZTE, per inserire nel 2019 l’altra azienda Huawei nella “Entity list”, elenco delle aziende considerate pericolose per la sicurezza nazionale, questo nel tentativo di ritardare lo sviluppo dei progetti sulla nuova tecnologia 5G in cui era impegnata l’azienda cinese.

            Sempre su questa linea nel 2022 Biden ha imposto nuovi meccanismi di controllo sulla vendita alle aziende cinesi di attrezzature per la produzione di microchip e semiconduttori necessari per sviluppare l’IA.

            La Cina nel 2023, usando la sua capacità di controllo quasi monopolistico sulle miniere di “terre rare” sia in Africa che in Asia, ha reagito imponendo restrizioni sull’esportazione del gallio e del germanio, metalli indispensabili nella produzione di componenti hardware.

            Inoltre ha promosso nuove alleanze per progetti infrastrutturali digitali nell’ambito della “Nuova Via della Seta”, oltre che rafforzare la legislazione sulla sicurezza dei dati e sull’IA.

            In questo scontro in atto si inseriscono i paesi del “Sud Globale”, eredi dei “Non Allineati”, i quali intendono creare propri spazi di azione e influenza, in particolare il gigante India, corteggiato da Russia, USA e saltuariamente della Cina.

            In questo scenario l’UE è apparsa priva di una propria coerenza, con una perenne tensione interna e spinte opposte, affascinata dalla possibilità di accesso al mercato interno cinese, non capace di difendere il proprio apparato industriale dalle continue acquisizioni di brevetti, marchi e catene produttive, tanto da essere dipendente dalla Cina per il 98% sull’approvvigionamento di “terre rare”, 93% per il magnesio e 97% per il litio.

            Le possibilità per l’Europa restano comunque alte, considerando i suoi rapporti con il Sud del mondo secondo le modalità di un nuovo “Piano Mattei”, logicamente superando le difficili contrapposizioni di interessi e visioni storiche, dobbiamo considerare che vi sono varie Europe, una Mediterranea, una Nord-Atlantica, una Baltica, una Danubiano-Balcanica ed una dell’Est.

            Emerge un conflitto tra due visioni opposte del mondo, in cui ad un modello liberale-democratico si contrappone un modello accentrato ed autoritario sia nell’azione politico-strategica e di pianificazione industriale.

            In questo conflitto si è manifestata, nella partecipazione del Presidente cinese al XV vertice BRICS tenuto a Johannesburg nell’agosto 2023 e alla sua successiva assenza al XVIII Forum svoltosi a Nuova Delhi nel settembre dello stesso anno, la latente conflittualità tra Cina ed India per l’influenza nel Sud del mondo, a partire dall’Africa.

            Lo stesso allargamento del BRICS ai nuovi Paesi quali l’Arabia Saudita, gli Emirati Arabi Uniti, l’Egitto e l’Etiopia potrebbe favorire la Cina fornita di maggiori risorse economiche e tecnologiche da investire su questi Paesi, legandoli sia in termini tecnologici che di indebitamento.

            Si creerebbe quindi una nuova dualità mondiale, basata sul rapporto-conflitto USA/Cina come nella seconda metà del ‘900 vi fu il rapporto USA/URSS.

Nota

N. Mattescio, Guerra fredda tecnologica, multipolarità e ruolo dell’Europa; La redistribuzione del potere mondiale, Editoriali, Liberi n. 6-7/23 e n. 8-9-10/23.