Hieno Klmck
La capacità aziendale della Cina è
cresciuta a livello internazionale nel corso degli ultimi decenni (tab. 5).
Nel
2009, quando Forbes ha pubblicato la lista delle più grandi aziende del mondo in
base a vendite, profitti, risorse e valore di mercato, la Cina era presente con
ben 91 membri
, mentre due anni prima compariva soltanto con 44
unita’.
Fonte: C-ODI XRG Report (ottobre
2009)
In Cina, il più grande produttore e fornitore
di petrolio greggio e gas naturale è la China National Petroleum Corporation
(CNPC), che è anche uno dei principali
fornitori e produttori di petrolio raffinato e di prodotti petrolchimici,
nonche’ uno dei maggiori operatori internazionali del settore.
La CNPC
ha decine di progetti di sviluppo e di produzione di gas e petrolio in Medio
Oriente, Nord Africa, Asia centrale, Russia e Sud America.
Nel
2003 la produzione annuale di petrolio greggio ha superato i 122 milioni di
tonnellate e quella di gas naturale ha oltrepassato i 26 miliardi di metri cubi,
portando il totale degli investimenti all'estero della CNPC ad oltre 4 miliardi
di dollari in 19 paesi.
Nel 2005, ha acquistato per 4,2 miliardi la Petro-Kazakistan, ha investito 400
milioni in 15 giacimenti venezuelani ed è entrata in joint venture 50:50 in Uzbekistan,
per lo
sviluppo di 23 campi petroliferi
.
La China National Offshore Oil Corporation
(CNOOC) è una compagnia petrolifera di stato costituita nel 1982, che il
governo cinese ha individuato quale attore primario nell’esplorazione e nello
sfruttamento di gas e riserve di petrolio in Cina e in mare aperto, in
collaborazione con partners stranieri. I principali settori di attività della
CNOOC riguardano l'esplorazione e lo sviluppo petrolifero e gassoso, i servizi
tecnici e logistici, la chimica e la produzione di fertilizzanti, la produzione
di energia elettrica con l’utilizzo di gas naturale e, infine, i servizi
finanziari.
Nel 2002, la CNOOC ha pagato 585 milioni
per le operazioni petrolifere dell’indonesiana Repsol, divenendo il più grande
produttore di petrolio offshore del paese. L'accordo prevedeva l'acquisto
dell'equivalente di circa 360 milioni di barili di petrolio per aumentare la
produzione della CNOOC di circa il 17%. Successivamente, nel 2003, ha acquistato una quota del 12,5% nel vasto campo
di gas naturale di Gorgon, al largo della costa occidentale dell'Australia, e ha
investito 347 milioni di dollari nel North West Shelf Gas Project australiano.
Probabilmente, tuttavia, l’evento piu’ noto
non e’ un’acquisizione coronata dal successo, bensi’ un fallimento, in
particolare quello del tentativo andato a monte nel 2005 di acquistare la
società americana UNOCAL.
La CNOOC
offri’ infatti 18.5 miliardi di dollari ma, a causa di forti pressioni
politiche esercitate dal Congresso degli Stati Uniti, ritiro’ la sua proposta.
La Sinopec è la principale società
cinese di raffinazione e produce il 25% circa del greggio nazionale.
Nel
2004, con entrate che ammontavano a 72,8 miliardi dollari, ha acquistato per 153
milioni l’americana First International Oil Corporation, che svolgeva attività
in Kazakhstan,
e a maggio del 2005
ha sborsato 84 milioni per una partecipazione
nel progetto canadese Northern Lights.
Fondata nel 1988 da un ex ufficiale
dell'esercito cinese, nel giro di 20 anni la Huawei è riuscita a diventare la piu’
grande azienda cinese di telecomunicazioni wireless e di apparecchiature di
rete e il quarto produttore mondiale della categoria.
La
sua attività all'estero iniziò nel ’96, puntando ai mercati emergenti
dell’Africa, dell’Asia e dell
’India, dove riuscì ad espandersi rapidamente
grazie a una politica di sconti massicci che giungevano sino
al 50% rispetto ai
concorrenti occidentali. Nel 2005 ha
registrato un fatturato di oltre 8,2 miliardi di dollari: più della metà dei
ricavi proveniva da mercati esterni alla Cina.
La Huawei
ha gareggiato con successo contro i concorrenti europei e statunitensi per la
fornitura di attrezzature a grandi operatori come British Telecom, T-Mobile,
Vodafone, Telefonica e Cox Communications.
Nel 2009 l'impresa libica Sirte ha
aggiudicato a Huawei un contratto di 12 milioni di euro per
realizzare a Tripoli linee in fibra ottica per
i servizi di rete di prossima generazione.
La riuscita combinazione di bassi prezzi, marketing aggressivo e qualità del
servizio le hanno aperto le porte di tutto il globo e in
particolare del mondo in via di sviluppo.
Il concorrente principale di Huawei è la ZTE
Corporation, fondata nel 1985 a Shenzhen (dove ha sede anche la Huawei).
Nella
classifica mondiale del 2008, la ZTE si è classificata ottava tra i
produttori di apparecchiature di rete e sesta tra
quelli di apparecchi telefonici.
La ZTE fa parte del programma
China Torch Program che rappresenta un’iniziativa
strategica lanciata dal Consiglio di Stato per sviluppare le capacità indigene nel
settore
high tech e favorirne l’espansione all’estero. La
ZTE è quotata a Hong Kong.
L'offerta pubblica è parte di una
strategia per consentire alla società di avere una forte piattaforma
finanziaria per operare all'estero. Anche i primi tentativi oltreconfine di
questa società riguardavano le economie emergenti. La
ZTE
offre servizi di telecomunicazione in Egitto, Indonesia, India, Pakistan e
Russia con vari tipi di apparecchiature.
Nel
2009
si e’ aggiudicata un contratto di 41 milioni di euro per ampliare la rete della
società di telecomunicazioni libica
Libyana.
La Legend, il più grande produttore di
computer cinese, ha lanciato la Lenovo come marchio globale per espandersi
all'estero, dopo la storica acquisizione della Divisione PC dell’IBM tra il 2004
e il 2005.
Prima
di quest'acquisizione, la Legend Group era basata a Hong Kong, ancorché fosse controllata
da cinesi, ed era per il 54% di proprietà della Legend Holdings, con sede a
Pechino, e per il 46% di altri azionisti.
Di contro, la
Legend
Holdings era per il 65% di proprietà del governo e per il 35% di proprietà del
personale. Associandosi ad una marca molto rinomata, l'azienda cinese ha rapidamente
elevato il suo profilo internazionale e ha ottenuto un immediato accesso a
nuovi mercati.
Da
una condizione di società a malapena conosciuta al di fuori della Cina, con l’acquisto
dell’IBM PC la Lenovo è balzata al 3° posto tra i produttori mondiali di PC, preceduta
solo da Dell e Hewlett-Packard, e ha accumulato un fatturato di 13 miliardi di
dollari. Il
prezzo
delle azioni Lenovo aumentò di oltre il 60% nel periodo luglio-dicembre 2005, chiaro
segnale del vasto consenso degli investitori all’operazione.
Nel 2007-2008, le vendite della Lenovo
raggiunsero i 16,4 miliardi, con un aumento del 17% rispetto all'anno
precedente, mentre il conseguimento di un utile ante imposte di 560 milioni fece
registrare un incremento del 237%, mantenendo riserve di liquidità per 1,6
miliardi.
La strategia di globalizzazione a lungo
termine della Lenovo è esemplificata dal suo doppio quartier generale in Cina,
a Pechino, e negli Stati Uniti a Raleigh (North Carolina), nonché dalla
decisione di stabilire il proprio
hub
di comunicazione e commercializzazione globale in India, segno evidente di
crescenti ambizioni internazionali.
Nel 2007 l
a Lenovo annunciò che non avrebbe più usato il
marchio IBM sui suoi prodotti, a dimostrazione
della fiducia che la società nutriva nell’appeal
del proprio
marchio, nonostante fosse
pienamente titolata a farlo.
Il ThinkPad IBM fu
invece immediatamente ridenominato Lenovo
Thinkpad, senza alcun logo IBM, subito dopo l'acquisizione del 2004-2005 e
molto prima del previsto.
Fondata nel 1984 come fabbrica di
frigoriferi di Qingdao, le umili origini dell’Haier Group sono scarsamente
visibili ora che è diventato il quarto produttore di elettrodomestici al mondo.
Negli
ultimi 20 anni, la Haier ha prodotto più di 100 milioni di apparecchi per i
consumatori di tutto il pianeta. La ditta fornisce la sua vasta gamma di
elettrodomestici e prodotti elettronici di consumo attraverso una rete mondiale
di uffici vendita e marketing che coprono ben 168 paesi e nel 2007 ha raggiunto
un fatturato di 16,2 miliardi dollari.
Il
grande vantaggio dell’Haier
Group risiede nella sua cultura di innovazione continua trasmessa all’azienda
dal suo presidente, Zhang Ruimin.
L’Haier gestisce 10 istituti di design
e la sua vasta gamma di prodotti e’ venduta in tutti i mercati del Medio
Oriente, del Sud e Sud-Est Asiatico, dell’Europa e degli USA. L’Haier è
conosciuta in tutto il mondo per la sua capacità di soddisfare le specifiche
esigenze di nicchia dei propri clienti.
Ad esempio, ha creato un
frigorifero appositamente progettato per l'ambiente desertico del Medio
Oriente.
Ha
stabilimenti in più di una dozzina di paesi molto diversi tra loro, dagli Stati
Uniti al Pakistan.
Il Gruppo Haier si considera un’entità
di proprietà collettiva dei lavoratori e non
una Società di proprietà statale in senso stretto. Alcune sue attività sono quotate
in borsa a Hong Kong e Shanghai, ma poco si sa circa i
suoi principali azionisti.
Nonostante la portata mondiale delle
sue operazioni, infatti, la proprietà del Gruppo non è chiara, poiché la
struttura di controllo e le attività che svolge non hanno niente in comune con
le imprese delle economie sviluppate.