lunedì 29 aprile 2024
sabato 20 aprile 2024
Il Sistema di informazione per la Sicurezza della Repubblica Nota L'Asia e l'interesse nazionale italiano
La Relazione sulla politica dell’informazione
per la sicurezza della Repubblica, che ogni anno entro il 28 febbraio, deve
essere presentata al Parlamento e quindi ai cittadini italiani riflette diversificata gamma alla sicurezza
nazionale, che dalla prospettiva dell’intelligence, sono state alla prioritaria
attenzione nel corso del 2023. La Relazione poi evidenzia le principali
direttive di intervento lungo le quali gli Organismi informativi hanno operato a tutela degli interesse
nazionali in aderenza ai principi costituzionali.
Si indicano quindi i punti
sviluppati nella prima parte della Relazione.
Il Paragrafo 1.5 tratta dell'Asia e dell'interesse nazionale italiano ed in modo indiretto i rapporti che si hanno con la Cina. (pag 15.16). Segue poi
un ampia gamma di informazioni infografiche.
La Relazione è disponibile sui
siti governativi e può essere chiesta alla Emeroteca del CESVAM alla email:
centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org
martedì 9 aprile 2024
I Rapporti tra Cina e Russia al tempo della crisi ucraina
I rapporti
Russia Cina rappresentano gli equilibri della parte del mondo a regime
totalitario (dittature) che si contrappone a quella parte del mondo (Occidente)
dove il sistema di governo è basato sulla democrazia e dove la libertà è
rispettata.
La carta
(Limes, Rivista italiana di Geopolitica, 3/2023) mostra i rapporti in essere tra Cina e Russia ed indica
principalmente gli assi di comunicazione basati principalmente sui rapporti commerciali,
in primo luogo lo scambio di petrolio e gas naturale, le materie prime
strategiche; indicate anche il le nuove via della seta che la Cina
disperatamente vuole aprire verso occidente per evitare l’asfisia per assenza
di sbocchi dei suoi mercati di produzione.
Indicata
anche la rotta marittima settentrionale, la vi artica che collega le due
estremità della Russia, con indicati i principali porti, posti allo sbocco dei
grandi fiumi siberiani di Dikson Tiksi e
Pevek
Indicata
anche la riattivata e rivitalizzata transiberiana che collega il centro-meridionale
della Siberia con l’Estremo Oriente facente capo a Vladivostok. A Ridosso di
questa via terrestre si stanno
sviluppando i progetti di espansione russa verso est con indicati (da 1 a 5) i
gasdotti di collegamento con la Cina ed i giacimenti in via di potenziamento e ulteriore
sfruttamento, con indicati i punti di entrata in Cina di queste materie prime,
ovvero le citta di Blagovescenske Vladivostock
La penetrazione
cinese in termini di tecnologia avanzata è indicata nella carta con la rappresentazione dei siti di ricerca e
sviluppo di Hawei che sono situati a
Mosca, San Pietroburgo e Novogorod e in
Bielorussia a Minsk
Il risvolto
negativo di questa situazione è rappresentato dalla minaccia, non certo da
trascurare, dellaemigrazione della Cina verso lo scarsamente abitato ma ricco
Est russo che rappresenta una attrazione
pesante per l’espansionismo cinese che potrebbe essere l’innesco del
deterioramento dei rapporti russo-cinesi nella Siberia orientale
domenica 31 marzo 2024
Antonio Trogu. Confronto nucleare Indo Pachistano.
Una delle aree attualmente a rischio di escalation nucleare e’ il confine tra India e Pakistan. Il confronto indo-pakistano risale al 1947 quando il Pakistan nacque nei territori indiani divenuti indipendenti, con l’intento di creare una nazione per tutti i musulmani presenti nel subcontinente indiano. Il processo di partizione non fu indolore: costò circa mezzo milione di morti, innescò il trasferimento in massa di milioni di persone e diede origine a diverse controversie territoriali. Il primo accordo di separazione tra i due Paesi non prevedeva alcuna soluzione politica in relazione ad alcune importanti criticità, come per il Kashmir, l’unico ad avere un “maraja” di religione induista ma con una popolazione a prevalenza mussulmana. Secondo il piano di partizione fornito dall’Independent Act indiano, il Kashmir era libero di aderire all’India o al Pakistan e fu annesso all’Unione Indiana per scelta del maharaja indù Hari Singh che lo governava, ma con una maggioranza musulmana. Da allora e’ stato oggetto di una contesa pluridecennale che conta ben tre guerre (1947-48, 1965 e 1999) e il regolare riaccendersi di episodi di violenza. Entrambi i Paesi ne rivendicano la sovranità e attualmente la regione è divisa in tre parti (una amministrata dall’India, una dal Pakistan e la terza dalla Cina), secondo quanto è stato definito dall’Accordo di Simla al termine del secondo conflitto indo-pakistano[1].
Al 1972 risale l’istituzione della Linea di controllo
(Loc), il confine non ufficiale che divide il Kashmir in zone di influenza:
quella pakistana nel nord-ovest della regione, quella indiana nel sud-est e una
zona controllata dalla Cina, nell’estremo est. La demarcazione, nata come linea
di cessate il fuoco, per oltre quarant’anni ha rappresentato un chiaro e
duraturo riferimento per i due eserciti che hanno rispettato l’ordine di non
attraversarla. I conflitti ed i
contrasti che si sono registrati tra i due Paesi inducono
a leggere le vertenze per i confini e per il controllo di regioni
strategicamente importanti come segnale dell’estrema precarietà degli equilibri
geopolitici dell’area e dell’ambiguità che contrassegna i rapporti diplomatici
di entrambi i governi.
[1]
intervento
indiano a sostegno dei guerriglieri indipendentisti bengalesi terminato con
l’Accordo di Simla (1972)
mercoledì 20 marzo 2024
Mar Giallo e Mar del Giappone: i Rapporti tra Russia e Cina.
L’espansione a Nord
della Cina: la conquista di Vladivostock.
La Carta (Fonte LIMES,
rivista italiana di geopolitica, 3/2023) mostra nel suo insieme a nord della
Cina ai danni della Federazione Russa, avente come “end state” Vladisvostoc.
Dal punto di vista cinese
la carta indica come dal 1 giugno 2023 le merci trasportate dalla regione
cinese di Heilongjiang ed Jilin al porto
russo di Vladivostock non incorreranno in procedute doganali, In rosso gli itinerari terresti più convenienti, che
interessano le città di Harbin, Chanchun, Hunchun e Suifenhe. Indicate in
giallo verde gli itinerari terresti più lunghi, ma che collegano il nord della
regione con i porti cinesi di Dondong,
Dalia, Yingkou, tutti porti che danno sul Mar Giallo, interessando anche la città di Sheyang.
Il commercio russo-cinese
è in aumento. Nei primi quattro mesi del
2023 è aumentato del 41,3 % pari an un valore
di 73,15 milioni di dollari.
Negli ultimi anni è
riemersa la questione dei territori del Khabarovsk e Primor’e russi, che sono
stati sottratti alla Cina dopo la convenzione di Pechino del 1860 e che
potrebbero essere in futuro rivendicati dai cinesi per avere a disposizione le
coste del coste del Mar del Giappone settentrionale e del Canale di Tataria.
Vladisvostock è importante per i Russi in quanto terminale
della rottamarittima settentrionale nel Pacifico e in genere in Estremo
Oriente; questo porto ha un traffico commerciale di 1 milione di containers all’anno
ed è sede della Flotta del Pacifico
Inserita nel Distretto
militare orientale russo costituito nel 2010, la Flotta è parte integrante del
dispositivo militare russo in questa area ed è composta da navi da combattimento,
fregate, Corvette, Navi per sbarchi anfibi, sottomarini, cacciamine, navi per
intelligence, petroliere militari, Navi idro-oceanografice e rompighiaccio.
Tutta questa area è a ridosso della penisola coreana, con i due Stati, la Corea
del Nord e la Corea del Sud contrapposti, con il Giappone che chiude ogni
sbocco all’Oceano Pacifico e che con la Russia ha aperto il contenzioso delle
Isole Sakhalin
Infine da notare che il Mar del Giappone ha
visto lo svolgersi di esercitazioni militari congiunte russo-cinesi
giovedì 29 febbraio 2024
Antonio Trogu. Paesi del Clun dell'Atomo. La Cina
Il
16 ottobre 1964 alle ore 15 di Pechino, esplodeva a Baotou la prima atomica
cinese. L' ingresso del gigante comunista nel club delle potenze nucleari
cambiava l' equilibrio del terrore nella guerra fredda; era soprattutto l'
inizio di una rinascita scientifica della Cina che oggi prosegue con la
"lunga marcia" verso lo spazio e il boom dell' industria tecnologica.
Questa nuova realtà segnò, inoltre, una rottura con anni di dottrina maoista. Ricordiamo
che era stato infatti il leader cinese Mao Zedong a coniare la celebre frase:
«La bomba atomica è una tigre di carta», seguita dall' affermazione che «sono i
popoli, non le armi, a decidere l' esito delle guerre”. Pechino sanciva così un
rovesciamento di strategia: «Il test atomico è una grande conquista del popolo
cinese nella sua lotta per la difesa nazionale contro le minacce nucleari dell'
imperialismo americano”.
Inizialmente,
il programma nucleare cinese, nato all' inizio degli anni 50, fu avviato in
collaborazione con l'ex Unione Sovietica,
quando l' intesa con l' Urss di Stalin sembrava perfetta e i due Paesi
formavano un fronte compatto contro l' Occidente. Nel 1951 Pechino aveva
firmato un accordo segreto con Mosca nel quale i cinesi si impegnavano a
fornire uranio in cambio dell' assistenza sovietica nella ricerca nucleare. Nel
1953, alla vigilia della guerra di Corea, i trasferimenti di tecnologia russa
si erano intensificati, con la promessa che l' Urss avrebbe addirittura
regalato al grande alleato asiatico un «prototipo» di bomba-A. Di fatto l'
aiuto sovietico fu decisivo per costruire il primo impianto per l'
arricchimento dell' uranio, ma l'acuirsi della crisi tra i due Paesi costrinse
il governo di Pechino a procedere in maniera autonoma a partire dai primi anni
Sessanta. La rottura arrivò il 20 giugno 1959 quando Mosca annunciò la
sospensione di ogni assistenza alla ricerca nucleare cinese. A seguito dell'
avvio del processo di “destalinizzazione”
di Nikita Krusciov cominciavano a maturare i sospetti di «revisionismo»
verso la nuova leadership di Mosca, era l' avvio di un' evoluzione che avrebbe
portato la Cina a sfidare l' egemonia ideologica del comunismo sovietico e presentarsi come la potenza-guida per tutti i Paesi
del Terzo mondo. Proprio al termine degli anni 50, alla fine
del primo piano quinquennale (1953-1957), Mao Zedong avviò la Cina
verso un gigantesco sforzo di produzione collettivo, detto il "Grande
Balzo in Avanti"; il programma era volto a trasformare l'intera economia
del paese distogliendo uomini e risorse dall' agricoltura per la costruzione di
mini-altiforni siderurgici in tutte le campagne in risposta al modello
sovietico di industrializzazione pesante. Il risultato non fu quello sperato e
vi furono ripetute carestie con decine di milioni di morti ma la miseria di
massa e la partenza dei tecnici russi non impedirono alla Cina di costruirsi l'
atomica proprio in quegli anni, bruciando le tappe e smentendo lo scetticismo
di Mosca. Un merito particolare lo ebbero due scienziati di livello mondiale, i
«due Qian». Qian Sanqiang era l' Oppenheimer cinese; grande fisico, aveva
studiato a Parigi per undici anni con i coniugi Joliot-Curie e poi rientrato in
Cina nel 1948 alla vigilia della rivoluzione comunista. L' altro
personaggio-chiave nell' emancipazione scientifica di Pechino fu Qian Xuesen,
il Werner Von Braun cinese per il suo ruolo nella ricerca sui missili di lunga
gittata. Formato negli Stati Uniti, era rientrato in patria nel 1955 per
fuggire dal clima di caccia alle streghe anticomunista che negli anni del
maccartismo prendeva di mira anche i cinesi residenti negli Usa, sospettati di
essere agenti di Mao. Il programma nucleare e missilistico cinese riuscì a
sopravvivere perfino alla Rivoluzione culturale, l' altra ondata di estremismo
che ebbe conseguenze micidiali sul sistema universitario. Il 24 aprile 1970,
nel mezzo delle convulsioni violente del movimento delle Guardie Rosse, Pechino
riusciva a mettere in orbita il suo primo satellite, che avrebbe fatto il giro
della terra trasmettendo l' inno «l' Oriente è rosso». Seguirono i programmi
per la miniaturizzazione delle testate, lo sviluppo di una forza di una forza
di dissuasione nucleare marittima, e di armi nucleari tattiche, in parte a
scopo difensivo ma anche mirate ad un ipotetico relativo all’invasione di Taiwan.
L'arsenale
cinese ha raggiunto il suo picco nel 2001 con 540 testate operative, mentre
attualmente se ne contano 260, anche se è molto difficile fornire un numero
preciso, soprattutto per quanto riguarda quelle attive. Anche per la Cina,
come per la Francia, la firma del trattato di non proliferazione è arrivata
solo nel 1992.
martedì 20 febbraio 2024
Le sanzioni contro la Russia.
Carta. Fonte. LIMES, Rivista Italiana di Geopolitica, 3/2023
Le Sanzioni che l’Unione Europea ha imposto alla Russia,
come risposta alla invasione dell’Ucraina
hanno aperto un nuovo fronte dei rapporti est-ovest: quello
dell’aggiramento di queste sanzioni e quindi un appoggio diretto alla Russia.
Tenendo fermo che i principali alleati della Russia sono la Corea del Nord,
essendo isolata dal resto della Comunità Internazionale, la Corea del Nord vede
nelle sanzioni, aggirandole, una opportunità per uscire dal suo isolamento, e
la Cina, che vede nelle sanzioni un ulteriore passo verso la sua leaderschip in
Asia a scapito proprio della Russia.
La Turchia, la Bielorussia ed il Kasachistan sono i
principali paesi che aiutano la Russia ad aggirare le sanzioni europee. Vi sono
altri paesi, tra cui la Siria, L’Iraq, l’Iran, l’Egitto, il Pakistan e l’India
che in misura minore e meno appariscente sono disposti ad aiutare in modo
indiretto la Russia.
La Svizzera è il paese che ospita il sistema centrale di
pagamenti internazionali SWIFT ed anche il luogo di connessione economica
finanziaria principale per la Federazione Russia.
La Cina è il maggior beneficiario delle importazioni di di
petrolio e gas naturale russo, a cui va la maggior parte della produzione degli
idrocarburi russi prodotti nella Russia asiatica.
La Carta mostra anche i principali strumenti antisanzioni
sabato 10 febbraio 2024
mercoledì 31 gennaio 2024
L'Open Source Intelligence nella lotta al terrorismo
TESI DI LAUREA
Premessa
È con grande
piacere che presento questa tesi dal titolo "L'Open Source Intelligence
nella lotta al terrorismo". L'argomento trattato in questo lavoro di
ricerca è di estrema rilevanza e attualità, poiché affronta l'importante ruolo
che l'Open Source Intelligence (OSINT) svolge nella lotta contro il
terrorismo, una delle minacce più significative che il mondo ha affrontato e
continua ad affrontare tutt’oggi.
L'OSINT
rappresenta una disciplina cruciale per acquisire informazioni e analizzare i
dati provenienti da fonti aperte disponibili online o su altre risorse
pubbliche, con l'obiettivo di raccogliere, elaborare e interpretare dati
pertinenti e utili per la prevenzione, l'individuazione e la neutralizzazione
delle attività ostili di ogni natura. In un'epoca in cui l'accesso a una
quantità enorme di informazioni è diventato una realtà quotidiana grazie
all'espansione della tecnologia digitale e dei social media, l'OSINT si
è rivelata una risorsa inestimabile per le organizzazioni governative, le forze
dell'ordine e gli analisti di intelligence impegnati in numerose sfide,
tra cui la lotta al terrorismo.
La presente tesi
si propone di esplorare in modo approfondito i vari aspetti dell'OSINT nel
contesto della lotta alle attività terroristiche. Verranno esaminati i concetti
fondamentali della disciplina, le metodologie di raccolta e analisi dei dati,
nonché le sfide e le opportunità associate all'utilizzo di questa branca dell’intelligence
nell'ambito della sicurezza nazionale e internazionale.
Attraverso
un'analisi dettagliata, arricchita da esempi delle migliori metodologie
attualmente adottate, questa tesi mira a fornire una panoramica completa
sull'efficacia dell'OSINT nella prevenzione e nella risposta al terrorismo.
Saranno esaminati anche gli aspetti etici e degli accenni sugli elementi legali
legati all'uso delle informazioni provenienti da fonti aperte e sarà poi posta
particolare attenzione alla protezione della privacy e alla gestione
responsabile dei dati.
È importante
sottolineare che questa tesi non mira solo a fornire una visione teorica dell’Open
Source Intelligence, ma si propone anche di offrire pratici spunti al fine
di meglio conoscere tale disciplina nel contesto della lotta al terrorismo. Inoltre,
verranno analizzati e suggeriti aspetti legati all’uso consapevole dei social
media ed in generale dei vari provider in rete, al fine di
proteggere la propria immagine ed i dati strettamente personali. L'obiettivo
ultimo della tesi è quello di contribuire a un dibattito informato e a
promuovere l'adozione di strategie efficaci che possano contrastare efficacemente
le attività terroristiche.
sabato 20 gennaio 2024
martedì 9 gennaio 2024
Antonio TRogu. Produzione e sviluppo nucleare, proliferazione verticale e orizzontale
Produzione e sviluppo, proliferazione verticale e
orizzontale
Nel ventesimo secolo, Stati Uniti e Unione Sovietica intrapresero una corsa al
riarmo basata sulla produzione e sullo sviluppo di sempre più potenti armi
nucleari. Nell'immediato dopoguerra al termine della seconda
guerra mondiale,
gli Stati Uniti erano inferiori ai sovietici nel campo della missilistica a
medio raggio, ma recuperarono il divario tecnologico con il lavoro di
scienziati tedeschi sopravvissuti al collasso della Germania nazista. Di
contro, l'URSS indirizzò le forze della sua economia pianificata nella
direzione della corsa al riarmo e con lo sviluppo del missile SS-18 alla
fine degli anni settanta, raggiunse la supposta capacità
di sferrare un "primo attacco" agli occidentali con possibilità di
successo.
Al culmine della corsa agli
armamenti, a cavallo tra il 1960 e il 1970, Stati Uniti e Unione Sovietica arrivarono a spendere ciascuna
tra i 70 e gli 80 miliardi di dollari all'anno in armamenti. L'economia degli
Stati Uniti si rivelò la sola in grado di sostenere lo sforzo, non essendo
impegnata nella ricostruzione grazie alla sostanziale assenza di combattimenti
sul territorio metropolitano americano. Al contrario, l'Unione Sovietica, le
cui infrastrutture avevano subito estesi danni durante il conflitto, non era in
grado di reggere il confronto indefinitamente; in aggiunta uno sforzo economico
prolungato avrebbe ridotto la disponibilità di beni di consumo primari per i
suoi cittadini. Gli scompensi causati dalla competizione per la corsa agli
armamenti con gli Stati Uniti, crearono grossi problemi economici durante il
tentativo del leader sovietico Michail
Gorbaciov di
mettere in atto la sua idea di konversiya, la transizione verso
una economia
mista, e accelerò il
collasso dell'Unione Sovietica. Poiché le due superpotenze , piuttosto che seguire un
piano predeterminato si impegnavano meramente a competere l'una contro l'altra
nell'accumulare armamenti, entrambe presto raggiunsero una capacità di
distruzione enormemente superiore a quella necessaria per sconfiggere
l'avversario.
Accanto
alla proliferazione orizzontale, ossia all’ingresso di nuovi membri nel gruppo
nucleare, si parla anche di proliferazione verticale, cioè l’aumento e
l’ammodernamento degli arsenali. Oltre alle bombe A e H, sono state sviluppate
la bomba al neutrone (bomba N), che sprigiona la maggior parte della sua
energia sotto forma di radiazioni, e la bomba al cobalto (bomba gamma o G), in
cui, al momento dell’esplosione, i neutroni prodotti si uniscono al cobalto,
forte emettitore di raggi gamma. Sono state poi progettate le bombe sporche (o
armi radiologiche), costituite da materiale radioattivo non fissile (che quindi
non può esplodere) trattato in modo da essere molto volatile e associato a una
carica esplosiva per disperdere il materiale radioattivo nell'ambiente,
contaminando cose e persone. Accanto a queste è già in sperimentazione l’utilizzo
di bombe atomiche miniaturizzate, una nuova generazione di testate nucleari di
bassa potenza (low yield warheads o mini-nukes).
La proliferazione orizzontale di armi nucleari e, in
generale di distruzione di massa, identifica nel Terzo Mondo un “triplice” problema: 1)
rimette in discussione i rapporti di forza con l’Occidente; 2) pone armi
potenzialmente distruttive nelle mani di leader impreparati a controllarne la
gestione; 3) crea il
rischio di acquisizione di tali armi da parte di
organizzazioni terroristiche transnazionali che potrebbero utilizzarle,
eventualmente, contro i contingenti delle missioni internazionali, o anche per
attentati in grande stile nelle città occidentali. Del resto, soprattutto nelle
attuali “guerre asimmetriche” è sufficiente un ordigno nucleare “artigianale”
fatto esplodere nella metropolitana di una capitale europea , o in una città
degli Stati Uniti, per sortire effetti devastanti non solo dal punto di vista
materiale, ma anche, e soprattutto, dal punto di vista psicologico, con tutte
le conseguenze che ne derivano (vedi l’attentato nella metropolitana di Tokyo
nel ’95, con il gas nervino “sarin”).
In
tempi recenti una potente spinta al rafforzamento del regime di non
proliferazione è venuto dalle iniziative di disarmo delle potenze nucleari. La decisa
riduzione di enfasi sulle armi nucleari portata avanti da USA e Russia negli
anni 87-94, le iniziative di disarmo e i trattati relativi, il trattato (in
preparazione) sulla proibizione totale degli esperimenti nucleari [1]
sono tutti elementi che hanno contribuito e contribuiscono a diminuire il ruolo
delle armi nucleari nella politica internazionale. Infine il regime di non
proliferazione ha beneficiato dal fallimento o dal volontario abbandono di
alcuni tentativi di proliferazione. Il Sud Africa aveva costruito 6 bombe
rudimentali a fissione del tipo gun-assembly poi successivamente smantellate
mentre Brasile ed Argentina hanno abbandonato i loro progetti nucleari.
giovedì 21 dicembre 2023
giovedì 30 novembre 2023
domenica 19 novembre 2023
Istituto del Nastro Azzurro La Medaglia del Centenario 1923 - 2023
La Medaglia presenta nel dritto
una composizione che vuole immolare quei caratteri e simboli celebrativi e
risorgimentali sottolineando il senso del Valore Militare. In esso si racconta
il momento epico per un militare, La Medaglia ricevuta per il valore militare
dimostrato, che viene compiuto con l’intervento della Dea Roma che gli porge la
Medaglia stessa. Il militare premiato
rappresenta simbolicamente l’Ardito, facendo riferimento ad Ettore Viola, uno
dei fondatori dell’Istituto del Nastro Azzurro. Questa scena scultorea viene
racchiusa in una cornice simbolica i cui particolari inquadrano il luogo della
scena della città di Roma, con i suoi monumenti: Vittoriano, Campidoglio,
Colonna Traiana. In alto lo stemma araldico dell’Istituto del Nastro Azzurro
ripetuti nella parte inferiore ove troviamo in esergo la scritta “Centenario
dell’Istituto del Nastro Azzurro” Il Dritto termina con la scritta al centro in
caratteri romani “Roma 1923 -2023”
Il rovescio sinteticamente rappresenta l’immagine
della Medaglia al Valore Militare, oggi in uso.
Realizzata in Bronzo dallo
scultore-incisore Michele-Monaco ha un diametro di 8 centimetri, realizzata in
300 copie, in cofanetto. Può essere chiesta a: segreteriagenerale@istitutonastroazzurro.org Cellulare 351 796 8406
venerdì 10 novembre 2023
Asia Centrale. Le vie della Seta sono interrotte
La semplice consultazione della Carta dell'Asia Centrale permette di dire che con la guerra in Ucraina e con lo scontro in atto tra Israele ed Hamas le vie della seta costruite da Pechino per arrivare ai mercati europei sono bloccate. Uaa analisi di questo assunto con dati di fatto permetterebbe di vedere quale ripercussioni si hanno in Cina e quali saranno le prospettive future della economia cinese
Temi di tesi di laurea. www.unicusano.it/biblioteca
martedì 31 ottobre 2023
Demografia e la Trappola di Tucidide
Sergio Benedetto Sabetta
La notizia
che in Russia si sono introdotte nelle scuole esercitazioni per la formazione
premilitare, anche inseguito alle esperienze della guerra in Ucraina, inducono
ad alcune riflessioni.
La prima è
relativa agli aspetti demografici che investono il globo, in particolare per
quello che ci riguarda l’Europa.
Secondo Malthus è l’elemento demografico il più
importante fattore per la guerra spingendo all’acquisizione di risorse
circostanza che può risolversi in una ricerca di pura potenza.
Quando alla
crescita demografica per un aumento delle nascite non si accompagna una
parallela crescita economica, ma solo un miglioramento sanitario che riduce la mortalità infantile si creano
le premesse per una “bomba demografica”.
Cambiamenti
climatici squilibri sociali sempre più rilevanti acquisizioni di nuove diete
alimentari non confacenti al territorio, acuirsi di endemici conflitti tribali e compressione di minoranze, guerre e
guerriglie economiche ed ideologiche, facilità di comunicazioni, interessi
nella gestione dei flussi migratori, portano a spostamenti epocali e al sorgere
di nuovi futuri conflitti con possibili ulteriori destabilizzazioni, come del
resto teorizzato quali nuove forme di conflitti programmati e gestiti.
Anche il
semplice declino demografico può essere causa di guerre, creando squilibri tra
etnie, religioni e culture, secondo la logica della “ Trappole di Tucidide ” ( Allison).
Una bassa
età mediana, un’alta fertilità che rimpiazzi le perdite accompagnata a una
elevata mortalità, in particolare infantile, porta ad accettare più facilmente
le conseguenze di una guerra.
Non solo le
dinamiche in atto ma anche i sintomi e le previsioni di un calo demografico
possono essere una delle cause di conflitti, che acquistano la funzione di
aggressioni preventive per la stabilizzazione e l’affermazione della propria
potenza.
La Cina ha
introdotto il concetto di “demografia di qualità” un indicatore sulla
situazione demografica collegato a livello di istruzione, un elemento
fondamentale nella moderna geopolitica. Questo comporta la necessità per
l’Europa e in particolare per l’Italia, esposta sul fronte mediterraneo ad una
notevole immigrazione, a realizzare una integrazione non solo materiale ma
innanzitutto culturale, oltre ad una formazione professionale intensiva e non
esclusivamente assistenziale.
Dobbiamo
considerare che nel 2100, secondo le stime dell’ONU, l’Europa subirà una
diminuzione del 20% della propria popolazione e il doppio per la forza lavoro,
come del resto la Russia che passerà a 106 milioni di abitanti dagli oltre 130
milioni attuali.
Con le
guerre di massa del XX secolo, basate sulla coscrizione obbligatoria, le
perdite sono maggiori rispetto agli eserciti professionali e di mercenari,
venendo a colpire la parte migliore delle classi giovani, abituandoli alla
violenza.
In Occidente
solo gli USA a fine secolo manterranno una popolazione stabile sui 339 milioni
di abitanti rispetto ai 336 milioni attuali (dati ONU), mentre emergeranno
l’Asia e l’Africa con India, Nigeria, Pakistan, Indonesia, Etiopia, Egitto,
Congo oltre naturalmente la conferma della Cina.
La Cina
d’altronde dopo avere beneficiato del dividendo demografico che nel binomio
bassa fecondità-elevata longevità ha determinato una crescita esponenziale,
tale da insidiare la supremazia USA, rischia il pagamento di un blocco nella
crescita per l’invecchiamento della popolazione.
Se si è in
presenza del Lewis turning point,
ossia della “Trappola del reddito medio” si è anche in presenza di una
possibile inversa “Trappola di Tucidide”,
ossia della ritenuta necessità di raggiungere gli obiettivi geostrategici prima
di una propria possibile contrazione sia economia che strategica.
Le tensioni
che si manifestano nell’UE, come nelle recenti elezioni in Slovacchia, possono
detonare con i problemi non governati dell’immigrazione, solo in un rapporto
con gli USA si potranno controbilanciare le spinte esterne, dobbiamo al
riguardo ricordare che alcune espansioni territoriali iniziali quali quelle
dell’Impero romano della Russia o del Sacro Romano Impero Germanico degli
Ottoni fu dovuto alla necessità di stabilizzare i territori di origine delle
varie ondate migratorie.
Gli USA nel
tentativo di mantenere il proprio primato mondiale in presenza del declinare
demografico dell’Europa, estende le alleanze a nuovi stati asiatici quali
Indonesia e Filippine, antagonisti alla Cina, da affiancare alle vecchie
alleanze.
Se gli USA
debbono proiettarsi verso il centro-sud America per stabilizzare i flussi
migratori, l’Europa e in particolare l’Italia dovranno proiettarsi verso
l’Africa e il Medio Oriente, facendo seguire ad una politica di contenimento
forzato una di partnership economico per lo sviluppo, in modo da permettere la
parabola demografica con il miglioramento del tenore di vita, una politica già
seguita dall’ENI.
Si è
osservato che a partire dal 2001, dando voce ai neoconservatori, gli USA non
hanno più cercato di formare coalizioni ma più semplicemente delle
“affiliazioni” con seguaci fedeli disposti semplicemente ad obbedire.
Michael Cox definisce una regola
fondamentale dei rapporti internazionali, ossia che il concentrare apertamente
il potere porta a un generico, pericoloso e costoso risentimento, si è quindi
passati dalla “dottrina Bush” all’ “America First” di Trump , attraverso i
tentennamenti e le revisioni di Obama.
Bibliografia
· AA. VV., Popolazione e potere,
Aspenia 2/2023;
· Allison G., Destinati alla guerra,
Fazi Ed. 2018;
· Canfora L., Tucidide e il colpo di Stato,
Il Mulino 2017;
· Cox M. , Empire, Imperium and Bush
doctrine, in “ Review of International Studies, Vol. 30, n.4, Cambridge
University Press, 10/2004.
giovedì 19 ottobre 2023
Antonio TRogu. L'impiegno dell'Italia per la pace e la stabilità nel mondo
Le
Missioni che sono terminate
Alcuni Esempi: Somalia Missione di Sicurezza Internazionale
Controllo del territorio e Costituzione Polizia (1949 –1960)
Libano 1 – dal 26 Agosto al 12
settembre 1982
Libano 2 - dal 26 settembre 1982 al 26 feb. 1984
UNTAG
Squadrone Elicotteri dal 1989 al 1990
UNIGIL
- Libano dal 19 al 26 giugno 1958
UNYOM – Yemen dal 1963 al 1964
UNIPOM – India-Pakistan dal 1965 al 1966
UNIIMOG – Iran-Iraq dal 1988 al 1991
UNOSOM I – United Nations Operation in
Somalia 1992 per la applicazione della Risoluzione UNSCR 751 del 14 aprile
1992. Questa missione, dislocata nel porto di Mogadiscio, sorvegliare la tregua
e cooperare con le operazioni di assistenza. La Missione non raggiunse lo scopo
di distribuire gli aiuti alla popolazione.
UNITAF (United Task Force) ebbe il
mandato (UNSCR 794 del 2 dicembre 1992) di fornire un quadro di sicurezza che
permettesse un flusso di aiuti internazionali alle popolazioni somale. L’UNITAF
( operazione “Restore Hope”) a guida Statunitense era forte di 45.000 uomini ,
a cui l’Italia partecipò con un contingente nell’ambito della operazione
“Italfor Ibis”. Il 26 marzo 1993 L’UNITAF venne assorbita, unitamente UNOSOM,
nella UNOSOM II (UNSCR 814 del 26 marzo1993). LA forza ONU comprendeva un
totale di 28.000 militari di cui 2.800 civili., a cui l’Italia partecipò con un
suo contingente Operazione IBIS II, protetto dal 25° Gruppo Navale
L’Italia ebbe 12 morti, per UNOSOM II
155 caduti, mentre i somali, civili e miliziani. ebbero tra 7000-10000 Caduti.
Le missioni in Somalia sono state
seguite su mandato ONU e nell’ambito delle risoluzioni ONU.
Missione in essere allo stato
attuale ( Primo decennio del secolo in
corso)
Operazione Joint Forge (Bosnia-
Erzegovina)
Sulla base della risoluzione ONU 1031
del Dicembre 1995 la Nato, come visto, è intervenuta in Bosnia-Erzegovina e dal
2005 questa missione è passata alla gestione dell’Unione Europea
Operazone Joint Guardian (Kosovo)
La Risoluzione dell’ONU n. 1244 del
giugno 1999 la Kossovo Force ( Kfor) è stata schierata dalla Nato in territorio
kossovaro per il raggiungimento di una soluzione pacifica della crisi del
Kosovo e favorire la ricostruzione della provincia. Il Problema politico di
base è quale destinazione dare a questa provincia ricostruita. Stato Autonomo
nella Federazione Yogoslavia, Stato Indipendente o altra forma di Stato.
La Missione Militare Italiana in
Albania
Il contributo dell’Itala alla
stabilizzazione dell’Abania risale al 1991-1993 ed oggi consiste nella
delegazione Italiana Esperti (DIE) per la ricostruzione delle Forze Armate
Albanesi; del Nato HQ Tirana per il coordinamento degli aiuti dei Paesi
contriutori e del 28° Gruppo Navale per il contrasto alle attività criminali ed
illegali
L’operazione Active Endeavour
A seguito degli attacchi dell’11
settembre la Nato ha approvato il dispiegamento di una forza navale con compiti di controllo e sorveglianza
marittima quale contributo alla lotta al terrorismo
L’Operazione Enduring Freedom
A seguito dell’attacco dell’ 11
settembre 2001 gli Usa hanno dato avviato a questa operazione su una regione
comprendente l’Afganistan, il Mar Arabico settentrionale ed il Corno d’Africa.
L’Italia vi partecipa con un gruppo navale, come MIO (Marittime Interdiction
Operation dei mari interessati in funzione antiterrorismo e successivamente con
un reggimento di fanteria ( alpini/paracadutisti) dislocato nella zona
orientale dell’Afganistan ( operazione Nibbio)
L’Operazione ISAF
La Risoluzione 1386 dell’ONU con la
quale si autorizza il dispiegamento nella città di Kabul di una Forza
multinazionale denominata Intenational Security Assistance Force (ISAF) con il
compito di assistere le istituzioni politiche provvisorie afgane, quel quadro
degli obiettivi fissati dagli accordi di Bonn
Inizialmente la coalizione di Stati era a Guida USA, ad agosto 2003 è
stata posta a guida Nato. L’Italia vi partecipa con una forza di 500 uomini
diloscati a Kabul
L’Operazione Post-Iraq War Antica
Babilonia
Il Governo, con decisione del
Parlamento, decide l’invio di un contingente nell’ambito della IV fase
dell’operazione Iraq Freedom. Al fine di garantire le condizioni di sicurezza e
stabilità necessarie alla ricostruzione del paese.
Altre Operazioni:
UNIFIL (United Nations Interim Force in Lebanon)
già detto
UNTSO
(United Nations Truce Supervision Organization) dal 1958 con 6 osservatori per il cotnrollo
della tregua tra Israele ed Egitto
UNMOGIP (United Nations Military
Observer Group in India and Pakistan)
dal 1949 con 7 osservatori dislocati in Kashmir sul confine tra India e
Pakistan
MINURSO (United Nations Mission for the Referendum in
Western Sahara) con 5 osservatori per la definizione dello stato di Sovranità
nel Sahara
UNMIK
(United Nations Mission in Kosovo) con 59 unità per il monitoraggio
dell’attuazione del “cessate il fuoco” e l’effettuazione di indagini in caso di
violazione
UNMEE ( United Nations Mission in
Ethiopia and Eritrea) con 50 carabinieri e 3 osseervatir per il supporto al mantenimento della pace tra Etiopia ed
Eritrea
ERMM (European Union Monitoring
Mission)
TIPH2
(Temporary International presence in Hebron), già detto
EUPUM ( European Union Policy Mission)
per il monitoraggio degli aspetti politici, militari, economici ed umanitari
nei Balcani
MIATM
Delegazione di Assistenza tecnico-militare Malta dall’agosto 1973
composta da 50 militari delle Forze Armate italiane
lunedì 9 ottobre 2023
Le Vie della seta: una scommessa (azzardata) della Cina
FONTE: LIMES Rivista Italiana di geopolitica, Agosto 2023
Le vie della Seta: una scommessa (azzardata) della Cina
Nel momento in cui la Cina è diventata una potenza
economica mondiale ha constatato che se non riesce a raggiungere i mercati che
contano, la sua economia potrebbe
entrare in crisi. Da qui la apertura a fine del secolo scorso di
corridoi economici che sono stati definti “via della seta” a ricordo di un
passato non recente. I corrido economici che sono stati aperti riguardano
1. Cina
Mongolia Russia, attraverso la Siberai
2. Il “ponte
diretto “Asia Europa
3. Cina
Medio oriente Sud Est asiatico
4. Cina
Pakistan
5. Bangladesch Cina India Birmania
6. Cina
Indocina
Oltre a queste vie vi sono quelle marittime:
1. Verso
Nord, per collegarsi alla Rotta marittima Settentrionale, la via artica che i
russi cercnao di aprire grazie allo scioglimento die ghiacci
2. Cina-
VietNam – Borneo Australia Nuova Zelanda
3. Cina
Mar Cinese Meridionale Stretto di malacca Skru Laka Mar Rosso Suez Mar
Mediterraneo con la variante verso sud, Somalia Madagascar
Queste vie, oggi sono minacciate da conflitti e dalla
fragilità economico statuale degli Stati che attraversano p che costeggiano.
La principale quella che attraverso la Siberia e la
Russia arriva all’ambito mercato europeo è ormai chiusa dal conflitto in
Ucraina scatenato dall’alleato (imprudente) russo dal febbraio 2022. Non solo
ma tutto l’atteggiamento dell’Europa è cambiato nei confronti della Cina, ormai
vista non più come un patner per crescere in pace e sicurezza ma un
competitor arrampante e temibile. Il
capitale europeo non investe più in Cina. Questi tempi sono finiti.
Oltre al conflitto con l’Ucraina e la Russia e varie vie
della seta sono minacciate dalla instabilità del Sinai, dalla criticita dello
stretto di Hormuz, dalle aree di crisi dei mari cinesi, dalla tensione in
Xinjiang, dalle tensioni con Taiwan, e
dalla crisi nello Srl Lanka.
La carta mostra il quadro della fragilità sopra esposta.
sabato 30 settembre 2023
martedì 19 settembre 2023
venerdì 8 settembre 2023
INFOCESVAM Anno X 43/44 n. 4 Luglio - Agosto 2023 1 settembre 2023
INFOCESVAM
BOLLETTINO
NOTIZIE DEL CENTRO STUDI SUL VALORE MILITARE
centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org
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ANNO X, 43/44 N. 4, Luglio – Agosto 2023,
1 settembre 2023
X/4/726 La
decodificazione di questi numeri è la seguente: X anno di edizione, il mese di
edizione di INFOCESVAM, 726 il numero della comunicazione dal numero 1 ad oggi.
Il presente Bollettino svolge anche la funzione di informazione “erga omnes”
dello stato, sviluppo e realizzazione dei Progetti dell’Istituto del Nastro
Azzurro. Inoltre dal gennaio 2023 ha assunto anche la funzione di aggiornamento
delle attività di implementazione dell’Archivio Digitale Albo d’Oro Nazionale
Dei Decorati al Valor Militare. L’ultima indicazione aggiorna o annulla la
precedente riguardante lo stesso argomento. Questo numero è principalmente dedicato
all’aggiornamento dei progetti in corso e alla situazione dei master.
X/4/727 Progetto 2015/1
Dizionario minimo della Grande Guerra. Il progetto è stato realizzato. È nella
fase di divulgazione. Si conferma che sono disponibili a chi ne fa richiesta 15
serie di 12 Volumi. Le Federazioni possono chiedere l’invio gratuito previo
rimborso spese postali di detti volumi (info:segreteriagenerale@istitutonastroazzurro.org
X/4/728 Blog Geografici.
Aggiornamento Sinossi Master. www.atlantegeostrategico.blogspot.com.
Cadenza decadale. Alla data del 30 giugno 2023 contatti totali “ab inizio”
37515, contatti giugno 2023: 3461; media mensile 202. Post pubblicati 566. Blog
di riferimento per aree e scenari dei cinque continenti
X/4/729. Progetto 2016/1.
Dizionario minimo della Guerra di Liberazione 1943-1945. Il progetto ha
realizzato 7 volumi su 8. I volumi editi possono essere richiesti per l’invio
gratuito dalle Federazioni, previo rimborso spese postali. Il Volume n. 1 sarà
edito in occasione dell’80° anniversario il prossimo settembre.
X/4/730. QUADERNI ON
LINE, espressione in rete della rivista QUADERNI, edizione a stampa, ospitata
su www.valoremilitare.blogspot.com.
Alla data del 30 giugno 2023 i contatti totale sono stati 148248, quelli dell’ultimo
mese, 7694, la media dei contatti è di 797.
X/4/731 Blog Geografici.
Aggiornamento Sinossi Master. www.atlanteeuropa.blogspot.com.
Cadenza decadale. Alla data del 30 giugno 2023 contatti totali “ab inizio”
24908, contatti giugno 2023: 368; media mensile 134. Post pubblicati 223.Blog
di riferimento per aree e scenari riferiti all’Europa.
X/4/732. Progetto 2017/1
La prigionia e l’Internamento. Pubblicati 4 volumi che sono a disposizione
anche singolarmente. Il Vol. IV dedicato alla memoria è nella sua fase di
manoscritto 5. Slitta la pubblicazione dal mese di luglio a ottobre 2023.
Avviata la preparazione del manoscritto 2 del Volume VI (Dott. Giorgio Madeddu)
e volume VII (Dott. Alberto Carta)
X/4/733. Progetto 2017/2
“I Soldati Italiani sulla Testa di Ponte di Anzio”. Pubblicato il volume I. Il
Volume due è nella fase finale di manoscritto 5. Prevista pubblicazione a
ottobre 2023. Il Comitato di Anzio ha invitato il CESVAM al Convegno che si
terrà il 22 gennaio 2024 a Nettuno. La speranza è che il volume possa essere
pronto a quella data.
X/4/734 Blog Geografici.
Aggiornamento Sinossi Master. www.atlanteitalia.blogspot.com.
Cadenza decadale. Alla data del 30 giugno 2023 contatti totali “ab inizio”
2609, contatti giugno 2023: 1; media mensile 14. Post pubblicati 463. Blog di
riferimento per aree e scenari riferiti all’Italia.
X/4/735. Come da
programmazione confermato che nel mese di luglio sono iniziate le pubblicazioni
della Collana I Libri del Nastro Azzurro – Serie Università con la
pubblicazione di opere predisposte dai frequentatori di Master. I Volume è
quello di Monica Apostoli “Il Genio Telegrafisti. Il 3° ed il 7° Reggimento
Genio Telegrafisti. Per copie richiedere a: segrteriagenerale@istitutonastroazzurro.org
X/4/736 Blog Geografici.
Aggiornamento Sinossi Master. www.atlanteasia.blogspot.com.
Cadenza decadale. Alla data del 30 giugno 2023 contatti totali “ab inizio” 39467,
contatti giugno 2962; media mensile 191. Post pubblicati 456. Blog di
riferimento per aree e scenari
X/4/737 Blog Geografici.
Aggiornamento Sinossi Master. www.atlantemediooriente.blogspot.com.
Cadenza decadale. Alla data del 30 giugno 2023 contatti totali “ab inizio”
13625, contatti giugno 2023: 3080; media mensile 73. Post pubblicati 427. Blog
di riferimento per aree e scenari riferiti all’Medio Oriente.
X/4/738. Serie
Università. Collana I Libri del Nastro Azzurro. Il volume predisposto da Marco
Montagnani, Presidente della Federazione di Asti, Consigliere Nazionale, è
nella fase di manoscritto 5 la ricerca “L’affondamento del Pirografo requisiti Conte Rosso24 MAGGIO 1941. È confermata la pubblicazione del volume è
prevista per il prossimo ottobre 2023
X/4/739. Progetto 2019/1
“Il Corpo Italiano di Liberazione ed il Valore Militare. La ricerca è conclusa.
È stato edito il volume “Il Corpo Italiano di Liberazione. Da Monte Marrone al
Metauro marzo – agosto 1944” Il volume è disponibile. Le Federazioni Di
Arezzo-Siena, Asti, Rovigo e Pistoia hanno ricevuto le copie direttamente dalla
Casa Editrice Le Restanti Federazioni, se vogliono, a richiesta possono
chiederne 5 Copie ciascuna, salvo il rimborso delle spese postali. Contatti.
segreteriagenerale@istitutonastroazzurro.org
X/4/740 Progetto 2018/1.
Le Leggi Raziali ed il Valore Militare. Progetto concluso. Sono stati prodotti
tre volumi La serie è disponibile alle Federazioni che ne fanno richiesta,
salvo rimborso spese postali IL prossimo 16 ottobre 2023 la Prof. ss Biasiolo
terrà una conferenza su questo tema, durante la quale verranno donati a
Biblioteche pubbliche i volumi editi
X/4/741 Blog Geografici.
Aggiornamento Sinossi Master. www.atlanteafrica.blogspot.com.
Cadenza decadale. Alla data del 30 giugno 2023 contatti totali “ab inizio”
15689, contatti giugno 2023: 2948; media mensile 138. Post pubblicati 427.Blog
di riferimento per aree e scenari dell’Africa
X/4/742Il Dott. Roberto
Olevano, già frequentatore di Master, ha predisposto la ricerca su “La prima
Ritirata di Russia. 1812. I Soldati del Primo Tricolore (Titolo provvisorio)
con la finalità mdi pubblicare un volume nella serie della Collana I Libri del
Nastro Azzurro Serie Università. Attualmente il volume, edizione Serie
Università. È nella fase di manoscritto 1
X/4/743. Progetto 2019/2
Le Vicende dei Militari Italian in Russia 1941-1953. È stato pubblicato il
primo volume dalla serie. Il Volume 2 ed il Volume 3 sono terminati come
manoscritto n. 5. Si conferma che non avendo la disponibilità della Tipografia
della Casa Editrice, la fase di editing è posticipata
X/4/744 Blog Geografici.
Aggiornamento Sinossi Master. www.atlanteamerica.blogspot.com.
Cadenza decadale. Alla data del 30 giugno 2023 contatti totali “ab inizio”
24779, contatti giugno 2023: 1137; media mensile 138. Post pubblicati 462. Blog
di riferimento per aree e scenari al Nord al Sud e al Caraibe del continente
americano
X/4/745. La situazione
dei Blog Storici alla data del 30 giugno 2023 in termini di accesso, è rinviata
al prossimo numero del Bollettino per mancanza di spazio, cosi come la
situazione dei Progetti dal 2020 ad ogg.
X/4/746 Blog Geografici.
Aggiornamento Sinossi Master. www.atlanteterre
polari.blogspot.com. Cadenza decadale. Alla
data del 30 giugno 2023 contatti totali “ab inizio” 52274, contatti giugno
2023: 1359; media mensile 281. Post pubblicati 253.Blog di riferimento per aree
e scenari
X/4/747. Al momento della
stesura di questo bollettino il Ministero della Difesa non ha inviato la
annuale richiesta di invio progetti, È in corso, come già detto, la definizione
delle proposte per i titoli dei progetti 2024.
X/4/748 Blog Geografici.
Aggiornamento Sinossi Master. www.atlanteoceania.blogspot.com.
Cadenza decadale. Alla data del 30 giugno 2023 contatti totali “ab inizio”
15145, contatti giugno 2023: 1092; media mensile 81. Post pubblicati 252. Blog
di riferimento per aree e scenari
X/4/749. Progetto 2022/1
Implementazione Archivio Digitale. Vds Annesso a questo bollettino.
X/4/750 – Prossimo INFOCESVAM
sarà pubblicato il 1 novembre 2023. I precedenti numeri di Infocesvam (dal
gennaio 2020) sono pubblicati su www.cesvam.org
e sul sito dell’Istituto del Nastro Azzurro/ comparto CESVAM.